Secondo match casalingo per l’Ascoli Picchio in due settimane che al Del Duca domani (sabato 9 settembre, ore 15) affronterà il Novara. Alla vigilia del match, ecco le parole di mister Fulvio Fiorin: “Mignanelli ha lavorato con il gruppo dal secondo giorno della settimana, è integrato, non al 100% però c’è. Pinto lo stiamo valutando, fisicamente ci sembra pronto, perché è arrivato in buona condizione lavorando al Parma. Detto questo abbiamo visto bene Cinaglia sulla sinistra. D’Urso è fuori, ci sono diverse alternative. Lo so, il periodo è un po’ così con gli infortuni ma posso dire che i perdenti cercano gli alibi, i vincenti le soluzioni. Il Novara arriva da due sconfitte in due gare che ha perso ma dove nei secondi tempi ha messo  sul piatto grandi prestazioni. La squadra è preparata ed ha qualità, soprattutto in mezzo e in attacco. Ultimamente giocano con il 3-5-2, ma l’alternativa dopo due sconfitte sarà il 4-3-3. Dicono che sia un arrabbiatura positiva, arriveranno senza più la voglia di rimanere al palo, dati i zero punti in classifica dopo due giornate. Corini è un allenatore di esperienza che ha allenato anche in categorie superiori. La partita sarà più complessa rispetto a quella di settimana scorsa, dovrà essere preparata ancora meglio. I ragazzi arrivano bene all’appuntamento, siamo soddisfatti della risposta del gruppo. Il morale dopo una vittoria si alza, l’importante però è proseguire il percorso di crescita. Favilli e Rosseti? Abbiamo lavorato anche nella prospettiva di farli giocare insieme. Anche in questo senso non vogliamo trovarci come la settimana scorsa con tanti giocatori in campo che non hanno i novanta minuti. Cambiare sistema di gioco è un passo che faremo più avanti. La prestazione di Carpani l’abbiamo vista tutti, in questi casi si dovrebbe dare continuità, ma anche in settimana abbiamo visto un Addae arrabbiato per riprendersi il posto da titolare. Ci aspettiamo un grande sostegno dal pubblico come si è sentito domenica. Ai ragazzi fa molto piacere. Le situazioni arbitrali nel corso dell’anno di solito si vanno a condensare tra momenti a favore ed errori”.