“Dietro questa storia c’è un ragazzo con gravi problemi che, purtroppo, in un momento di non lucidità ha ucciso la zia con un fendente al collo”. Così il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Ciro Niglio ha commenta l’esito delle indagini sull’omicidio di Irma Giorgi,la 70enne uccisa a sabato scorso a Fonte di Campo (foto dell’abitazione de “Il Resto del Carlino”), per il quale è in carcere il nipote convivente Virgilio Cataldi, 40 anni, con seri problemi di salute psichica, reo confesso. Chiede riservatezza la famiglia dell’uomo, che ha affidato la difesa dello stesso all’avvocato Silvio Venieri. Il legale era presente  all’interrogatorio presso il comando provinciale dei carabinieri di Ascoli durante il quale l’uomo  ha confessato di aver assassinato la zia con una coltellata alla gola nella loro casa. Omicidio volontario l’accusa che il sostituto procuratore Mara Flaiani contesta a Cataldi, rinchiuso  nel carcere di Marino del Tronto in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.  Elementi chiave di questa vicenda sono i problemi per i quali l’uomo è in cura presso il Centro di salute mentale dell’Asur.  Nel confessare l’omicidio della zia, il 40enne ha affermato:  “Santa Rita mi ha detto di ucciderla”. E’ fissata per oggi, 19 settembre,  l’udienza di convalida dell’arresto proprio di Virgilio Cataldi. Verrà anche effettuata l’autopsia sul corpo della donna. La ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale Pietro Alessandrini ha già evidenziato una sola ferita al collo. L’uomo, reo confesso, ha seri problemi psichici per i quali è seguito dall’Asur e deve assumere farmaci.