“Premesso che ci mancavano dei punti in partite ormai vinte – dice Stallone – oggi abbiamo incontrato un altro colosso del campionato, campionato che è salito notevolmente di livello come dimostrato dai tanti del San Marino tra cui l’esperto Manolo Pestrin, giocatore navigato in categorie più alte di questa. Da sottolineare il fatto che in questa partita non abbiamo preso gol e questo è importante anche perché ricordiamoci che l’anno scordo abbiamo fatto della difesa il nostro punto di forza. Oggi è stata una gara equilibrata, una lotta continua in cui nessuna delle due compagini ha prevalso sull’altra. Non me la sento di recriminare niente ai miei ragazzi che ce l’anno messa tutta, anche se a centrocampo sono stati sovrastati dagli uomini del San Marino e questo no ha aiutato a far arrivare palle pulite agli attaccanti.”

Poi mister Stallone ha parlato riguardo a Mauro Sosi e del suo traguardo: “Per quanto riguarda Mauro voglio innanzitutto dire che è “ IL MIO CAPITANO”. Nel calcio di oggi la fascia di capitano viene data con troppa superficialità, per me nella vita personale e calcistica il capitano è il capitano, la persona più importante, un punto di riferimento e Sosi lo è; lui per me è un grande uomo a cui sono legato personalmente, con il quale ci siamo tolti tante soddisfazioni e con il quale abbiamo scritto e scriveremo pagine di storia di questo Monticelli.”

Mauro Sosi: “La partita è stata una partita maschia in cui abbiamo retto bene l’impatto con una squadra tosta come il San Marino. È stato importante non aver subito gol e dobbiamo ripartire da questa prestazione perché sono convinto che col tempo riusciremo ad acquisire più tranquillità per far girar palla e per avere più lucidità. Per quanto riguarda me, le cento presenze sono un traguardo importante e sinceramente questa mattina neanche sapevo che ero arrivato a questo traguardo. Di questo ne vado fiero; devo sicuramente ringraziare il mister, la società e tutti i ragazzi che ci hanno aiutato a toglierci tante soddisfazioni nel corso degli anni; far parte di questa pagina di storia del Monticelli per me è motivo di orgoglio.”