Brutta sconfitta per l’Ascoli a Carpi. Nel post gara, ecco le principali dichiarazioni dei principali protagonisti di giornata.

Fulvio Fiorin, allenatore Ascoli: “Oggi le responsabilità sono di tutti, allenatori, centrocampisti, che non hanno fatto filtro e difesa. Non ci attacchiamo alle attenuanti, che sono solo uno sfogo all’arrabbiatura del momento. La difesa? Non andiamo a processare i nostri difensori, la coppia centrale era inedita e può starci che qualche automatismo debba essere rodato contro un Carpi che gioca sulle ripartenze sfruttando le caratteristiche dei suoi attaccanti. In fase difensiva siamo stati poco aggressivi a centrocampo e questo si è andato a ripercuotere sulla difesa. L’approccio alla gara? In questo il Carpi ha vinto 10-0, sono entrati cattivi, aggressivi nei duelli e sulle seconde palle. In tutto questo siamo mancati noi, l’atteggiamento non è stato il solito da un punto di vista agonistico, fermo restando che nel primo tempo abbiamo giocato, manovrato, mettendo in area tre o quattro cross a tagliare sul primo palo come volevamo. La classifica? E’ un dato oggettivo, da tenere in considerazione; sia chiaro, noi vediamo tutto, ma dobbiamo sempre pensare in positivo e le responsabilità vanno valutate e verificate: ci siamo dentro tutti e tutti insieme dobbiamo uscire da questa situazione e ne usciremo”.

Andrea Mengoni, difensore Ascoli: “Prendere quattro gol da una squadra che fino ad oggi aveva fatto fatica a segnare mi dà molto fastidio. Soprattutto perché oggi ero al rientro e ci tenevo a fare bene. Siamo stati meno compatti del solito, nonostante il campo fosse piccolo, c’era maggiore distanza fra i reparti e forse anche io avrei potuto fare qualcosa in più mettendo al servizio della squadra la mia esperienza anche nel chiamare i compagni. Il Carpi è riuscito a trovare gli spazi e le giocate. Nervosismo? E’ normale, quando si va in campo gli errori li commettono tutti, poi passare in vantaggio e uscire sconfitti con quattro gol al passivo dà fastidio. C’è rammarico nello spogliatoio, soprattutto perché dopo il primo tempo eravamo sul 2-2. Una cosa è certa, l’atteggiamento di una squadra che deve salvarsi non può essere quello di oggi”.

Andrea Favilli, attaccante Ascoli: “Quando prendi quattro gol e perdi è facile puntare il dito, ma c’è anche la bravura dell’avversario. La fase difensiva la facciamo in undici, quindi le responsabilità vanno condivise. In questi momenti deve venire fuori il gruppo, bisogna pedalare e lavorare, solo così ne veniamo fuori. Cosa salvo di questa gara? Poco, quando incassi quattro gol da una squadra come il Carpi, che finora aveva fatto fatica in avanti, c’è poco da salvare. Ora la partita di domenica con il Foggia diviene fondamentale, va affrontata alla morte, siamo reduci da due sconfitte e dovremo dare più del 100%. Io non ci sarò e mi dispiace perché nei momenti di difficoltà mi piace metterci la faccia, ma chi giocherà al mio posto darà certamente il massimo”.