Dal sovraffollamento in fascia al restare quasi da solo sulla stessa. Il momento di Vasile Mogos è cambiato da qualche settimana rimanendo comunque destinato a sgaloppare sulla destra.

Mogos, è arrivato di mister Cosmi. Com’è stato questo cambiamento?
Quando c’è un cambio tutto si resetta, tutti vogliono far vedere le proprie qualità. Lui è un grandissimo allenatore, molto carismatico.

Come vive la settimana?
Si vede che è uno che vuole tanto da tutti i suoi giocatori. Vive tutto molto intensamente perché è sempre incazzato, da tanta carica e stimoli a noi. Lo ha fatto dal primo giorno in cui è arrivato.

Come ha esordito?
La prima cosa che ci ha detto è stata: “Domani non voglio vincere, voglio stravincere”. Era arrivato solo da un giorno ed era la rifinitura prima della sfida contro l’Entella.

A proposito, altro boccone amaro da buttar giù all’ultimo minuto..
C’è tanto rammarico, prendere gol all’ultimo minuto fa male, però bisogna sempre guardare avanti.

Questa cosa dei gol al novantesimo non è la prima volta che succede. Un limite mentale di questo Ascoli?
Non credo che sia ne fisico ne mentale, non mi piace avere alibi. Semplicemente sono cose che succedono e dobbiamo essere più bravi a non farlo succedere.

Adesso la tua posizione ed il ruolo da interpretare in campo è leggermente cambiato. Da essere l’esterno di difesa al 3-5-2 dove sei il padrone della fascia..
Questo ruolo l’ho fatto anche in passato, non mi dispiace. Mi piace attaccare e concludere l’azione, anche se ancora il gol non è arrivato. Ma non è quella la cosa importante. Sono più libero, mi piace.

Anche il resto della squadra sembra godere di più libertà lì davanti..
Da quello che ho capito, rispetto ai giocatori offensivi, mister Cosmi permette loro di avere tanta libertà negli ultimi trenta metri. Chi dribbla può farlo, chi calcia può farlo. La decisione spetta molto al giocatore.

Tempo fa ci avevi detto che non guardavi la classifica. Ora bisogna guardarla per forza..
Lo avevo detto, ma adesso devo guardarla con il sangue agli occhi. Dobbiamo recuperare, non c’è altro.

Sabato andremo ad Avellino. Pensieri sulla partita?
La stiamo preparando al meglio. L’obiettivo è vincere, sempre contro tutti, questo non è mai cambiato. Loro hanno problemi fuori dal campo, ma a volte questi problemi possono anche dare la carica invece di affossare un ambiente.

Adesso una tripletta di gare con Avellino, Pescara e Brescia. Quanti punti possiamo fare?
Zero calcoli. Più punti possibili, sia in casa che in trasferta.

Anche perché in trasferta ci sono sempre tantissimi tifosi..
Esatto, ci sono sempre molto vicini. Il loro calore è importante e si sente.

Cosa pensi delle vicende societarie?
Sembrerà brutto dirlo ma le guardo poco e non mi toccano più di tanto. Io devo pensare a fare bene in campo, solo il campo è quello che mi interessa perché è lì che un giocatore lavora. Devo ripagare la fiducia del presidente, io come gli altri, e lo faremo.

Matteo Rossi