Governare è saper comporre gli interessi in maniera “virtuosa”. Lo afferma la  Vice Presidente della Regione Marche Anna Casini che intervenendo sull’area di crisi complessa del Piceno ha evidenziato che con le risorse disponibili pari a 17 milioni di euro sono state ammesse alla valutazione ben 9 progetti, sottolineando inoltre che l’obiettivo di tali importanti investimenti per il territorio sarà anche quello di garantire nuove assunzioni in percentuale all’investimento programmato. Forte è l’impegno della Regione sul fronte delle infrastrutture fondamentali con un investimento di circa 510 milioni di euro per ricostruire e mettere in sicurezza le scuole e i 110 milioni di euro per la banda ultra larga.

Possiamo affermare che le Marche hanno ingranato la marcia giusta, importanti sono anche gli investimenti programmati e i lavori avviati sulle infrastrutture viarie  211 milioni di euro per la Salaria, le opere della quadrilatero Marche Umbria in fase di completamento, la SGC Fano Grosseto, i lavori di ripristino e messa in sicurezza delle strade colpite dal sisma  per un investimento complessivo di 400 milioni di euro sono in corso”. Le Marche saranno la Regione capofila della ciclovia Adriatica che comprende, oltre le Marche, cinque regioni quali Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise e Puglia arrivando fino a Santa Maria di Leuca che per una lunghezza pari a 1630 chilometri rappresenta la ciclovia turistica più lunga d’Italia. Nei prossimi giorni saranno destinati i primi finanziamenti per la progettazione dell’intera opera e la realizzazione di alcuni lotti funzionali.

Sul fronte del PSR, la Regione ha già impegnato 274 milioni di euro in soli due anni e mezzo, dando sostegno al ricambio generazionale nel lavoro in agricoltura con l’avviamento di nuove aziende. Parte delle risorse del PSR servono per mantenere e tutelare ben 5.481 unità lavorative in agricoltura. Abbiamo attivato misure per sostenere le imprese zootecniche per una dotazione totale di 12 milioni e 600mila euro al fine evitare la svendita dei capi e la chiusura aziende. Fondamentali anche gli investimenti per l’innovazione e la qualità su cui le produzioni marchigiane devono sempre tendere visto che non è possibile competere sulla quantità. Abbiamo inoltre 160 milioni di euro per il sisma di cui 60 milioni sono già impegnati e 15 per i GAL gruppi di azione locale dove con i PIL viene incentivata la collaborazione tra enti pubblici e privati per implementare il lavoro”