Ennesimo giorno di presentazione in casa Ascoli Calcio. Dal mercato degli svincolati arrivano Lorenzo Laverone e Michele Troiano. Queste le prime dichiarazioni dei due nuovi bianconeri in conferenza stampa:

Lorenzo Laverone: “Ho vissuto una situazione particolare ad Avellino, mi sono ritrovato ad Agosto senza squadra. Ovviamente in quel periodo molte squadre erano già fatte, soprattutto nel mio ruolo particolare dove forse non servono tanti giocatori. Ho sentito il direttore un paio di settimane fa, lo conoscevo perché ero con lui a Vicenza, abbiamo aspettato che si sfoltisse la rosa ampia che c’era ad Ascoli per poi chiudere. Avevo qualche altra offerta però questa era la mia prima scelta. Conoscevo Ardemagni, D’Elia, Perucchini e poi anche Bianchi. Tutti mi hanno parlato bene della piazza, non c’era forse neanche bisogno di parlare con loro perché già conoscevo la situazione qui. Sono contento di averli ritrovati. La situazione in Serie B è figlia di confusione, io l’ho seguita per forza di cose in maniera diretta. La duttilità è una delle mie caratteristiche però sono un terzino destro. Come quinto mi trovo bene ma anche nella difesa a quattro ho giocato tante volte, se dovesse succedere un cambio di ruolo tornerei nel mio ruolo naturale. In emergenza ho giocato anche a sinistra, ma solo in quel caso, sono un destro naturale. Tifoseria? Per me è sempre bello giocare in una piazza calorosa. Sperando che le cose vadano bene è ovvio che danno una spinta in più che in altre piazze non c’è, molto simile ad Avellino per passione”.

Michele Troiano: “Il giorno prima della chiusura del mercato c’è stato un contatto con la società, mentre l’Entella aspettava le varie riammissioni possibili in Serie B. Quando ho saputo dell’Ascoli ho chiamato Sasà Bruno, mio grandissimo amico, che mi ha tolto ogni dubbio e mi ha detto di venire qua. Play out? Per noi dell’Entella è stata una grandissima delusione, ma a mio avviso non dovevano trovarsi le due squadre a giocarsi quel match. Stiamo cercando di lavorare per capire subito cosa vuole l’allenatore da noi e la sosta ci viene d’aiuto. Per Vivarini non bisogna mai buttare via la palla. Onestamente non vedo l’ora di scendere in campo ad Ascoli perché in questi anni ho sentito sempre i fischi di questo pubblico e spero di sentirlo cantare a favore. Qui ho segnato con il Sassuolo e l’Entella, poi anche una rete a Chiavari. Zebli è un ragazzo giovane, penso che con Casarini e me saremo in tre in quel luogo del campo, penso che il mister sceglierà anche in base alle caratteristiche della partita che andremo a giocare. Tuttavia questo non è fondamentale, occorre remare dalla stessa parte, così si raggiungono i risultati”.

Matteo Rossi