Oggi conta molto più il settore giovanile che una prima squadra competitiva. Questo concetto deve ormai schiodarsi dall’essere una frase fatta da buttare in mezzo ad un discorso quando si parla di calcio, o meglio quando si attacca un sistema calcio in Italia, ma deve divenire un assioma. Un club, soprattutto se di medio-piccole dimensioni, deve crescere e mantenersi sfruttando al massimo le squadre giovanili, creando giocatori e facendo cassa per crescere oppure mantenere certi standard. Consegnata la dovuta premessa, andiamo ad analizzare in qualche riga le squadre giovanili dell’Ascoli Calcio dalla sezione Under 15 fino alla Primavera, in modo da osservare cosa potrebbe offrire quest’anno e nel divenire la scuderia di mister Di Mascio. Il tutto senza proclamare giudizi. Che poi è la prima regola nella crescita dei giovani: non giudicarli mai per i risultati.

UNDER 15 – 2004

Chiamateli, se volete, “piccoletti”. Partiamo dagli under più under che ci siano, quelli formati ed allenati da mister Simone Seccardini. Il modulo di base è il 4-2-3-1 con molte belle singolarità. In porta ad esempio c’è Bolletta. L’estremo difensore è fratello di Nicola, numero uno lo scorso anno della Jesina in Serie D e cresciuto nel settore giovanile del Parma. La difesa è composta da Marcucci e Cisternino rispettivamente terzino destro e sinistro, con alternativa l’ascolano scuola Offida Acciarri. In mezzo, di fianco al centrale Castorina, spicca capitan Briganti.  Con fisico da corazziere, lui potrebbe diventare un bell’attaccante di peso, seguendo il processo inverno di Antonio Aloisi. Per adesso è già andato in gol alla prima giornata, sempre da difensore. Il doppio davanti alla difesa è affidato alla coppia Luciani-Stragapede, con quest’ultimo che arriva già da un campionato Under 15 giocato sotto età a Bari. Il rifinitore davanti è Cinelli. Dietro di lui, a destra Santanatoglia, Manari (autore di un gol contro il Benevento) e soprattutto il folletto barese Altamura, già simpaticamente accostato ad Antonio Cassano. In panchina, tra gli altri, c’è anche il fratello di Gianluca Carpani pronto come il fratello a dare il giusto contributo alla squadra.

FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Bolletta; Marcucci, Briganti, Castorina, Cisternino; Luciani, Stragapede; Santanatoglia, Altamura, Manari; Cinelli.
Allenatore: Simone Seccardini

Da tener d’occhio: Bolletta, Briganti, Cisternino, Stragapede, Altamura


UNDER 16 – anni 2003

Innanzitutto la novità è piacevole, un ex bianconero che lavora ad Ascoli con i giovani. L’Under 16 quest’anno è affidata a Maurizio Lauro, difensore che prima è cresciuto nel settore giovanile ascolano, poi ha affilato diversi campionati da professionista ed ora è tornato ad allenare i ragazzi. Che poi, lui dopo il ritiro ha aperto una azienda agricola alle porte di Cesena, quindi saprà come coltivare i futuri possibili campioni. Nelle prime uscite la squadra spesso è scesa in campo con un 4-2-3-1. In porta D’Ambrosio, difesa con Pompetti a destra e D’Ainzara a sinistra. Quest’ultimo non è il figlio di Fiorenzo D’Ainzara, giocatore bianconero dei primi anni novanta. Figlio d’arte invece è il centrale Fattori che tuttavia si gioca il posto da titolare sul centrodestra difensivo con il promettente Luciani che arriva dalla Recanatese. Completa la difesa Genovese. A centrocampo le dighe davanti alla difesa sono Franzolini e Marucci. Tanta qualità sulla trequarti con Sciamanda (o Manni) a destra, Panichi a sinistra e Re, numero dies in tutto e per tutto, centrale ad infilare verso Pozzessere, punta alta di testa e dalle movenze che molti hanno associato a quelle di Ciro Immobile. Pozzessere, che si alternerà all’altra punta di ruolo ovvero Sebastianelli, è già entrato nell’orbita azzurra, essendo convocato nella Nazionale Italiana Under 15 Lega Pro nellla scorsa stagione.

FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): D’Ambrosio, Pompetti, Luciani, Genovese, D’Ainzara; Franzolini, Marucci; Sciamanda, Re, Panichi; Pozzessere.
Allenatore: Maurizio Lauro

Da tener d’occhio: Luciani, Franzolini, Re, Pozzessere.


UNDER 17 – anni 2002

Se sedete comodamente sugli spalti del Picchio Village, vedete un uomo camminare per il campo guardando sempre il pallone, talvolta con le mani dietro la schiena e un fuoco dentro che esce quando è in panchina durante le partite, sicuramente vi state soffermando su Luciano Cerasi, mister dell’Under 17 bianconera. Età molto delicata questa, dato che facilmente i tecnici della Primavera possono guardare a “quelli bravi” facendoli salire di categoria. Un gruppo molto deformabile quello degli Under 17, ma non nel senso negativo del termine, ma in quello positivo che viene dalla sperimentazione in età superiori, ma anche viceversa e capiremo il perché. Lo scorso anno la stellina in campo era Salvatore Kevin Buonavoglia, perfetto esempio di chi giocava con la Primavera a Palermo sabato pomeriggio poi volava ad Ascoli per riscendere in campo al Picchio Village con la squadra di Cerasi. 4-3-3 per i quasi maggiorenni. Tocci o Radano in porta, Cifani terzino destro e Maffione (che è un 2003, quindi in teoria sarebbe un Under 16) terzini sinistro. Centrali Olivi e Sciarretta, autore di un ottimo inizio campionato. Nel cuore del centrocampo Cerasi ha deciso di affidarsi anche qui ad un 2003 dai pieni davvero buoni: si tratta di Ceccarelli, nel giro della Nazionale Under 15. Oltre lui, interessante anche il profilo di Donzelli, attualmente infortunato. Due terzi del centrocampo sono Under 16, visto che sul centrosinistra agisce Gurini. Tanta gente invece sul centrodestra. L’ex attaccante esterno Planamente è stato inventato mezzala, un po’ come successe a Quaranta che da trequartista in questi anni di formazione fu spostato centrale di difesa. Se non lui, pronti sia Scafetta che Colista (guarda un po’, ennesimo 2003). Davanti la velocità di Romanucci e Mancini ai lati di Persiani che in questo inizio stagione si mangia il posto da titolare davanti. In alternativa, Bianchini ed Arcangeletti.

FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Tocci; Cifani, Olivi, Sciarretta, Maffione; Planamente, Ceccarelli, Gurini; Romanucci, Persiani, Mancini.
Allenatore: Luciano Cerasi

Da tener d’occhio: Sciarretta, Ceccarelli, Gurini, Persiani.


PRIMAVERA/BERETTI – 2000/2001

Una grande abbondanza per mister Cetteo di Mascio, allenatore della Primavera, e  Giuseppe Naccarella che guiderà la squadra Beretti. Inutile dire che i giocatori passeranno dall’una all’altra squadra a secondo delle necessità di ogni momento nel corso della stagione che, comunque, è partita alla grande con la vittoria in trasferta a Perugia dove lo scorso anno è praticamente fallita la vittoria del campionato di Primavera 2. Va bene, non ci giriamo più intorno. Nell’ultima settimana di calciomercato, o meglio negli ultimi tre giorni, mister Di Mascio ha visto partire Buonavoglia e Ventola rispettivamente in direzione Torino e Genoa, con il tragico infortunio di D’Agostino. In pratica, e non lo diciamo tanto per dire, in poche ore addio all’attacco titolare. Ma lo scopo di un settore giovanile, ricordiamolo come sopra, è formarli nuovi talenti. Quindi si riparte dalla strana partita play off contro l’Empoli persa in terra toscana tra tante polemiche. Non ci sono più Tassi e Diop, due pilastri dello scorso anno, ma non cambia il 4-3-3 di riferimento. Ovviamente sia la Primavera che la Beretti giocheranno molto similmente, quindi li trattiamo come se fossero una forte ed unica entità. I portieri che gireranno sono Novi (attualmente il titolare) e Colantonio. Con loro tre estremi difensori che lo scorso anno con Cerasi hanno a turno, ogni partita, visto uno la titolarità, l’altro la panchina e uno la tribuna, perfettamente a giro continuo. Mercorelli, Zizzania e Caccetta forse potrebbero avere lo stesso destino anche quest’anno con la Beretti. La solida difesa è composta da Ricciardi o Le Noci a destra e Da Col o il 2001 Maurizi a sinistra, terzino di grande spinta da un futuro che appare promettente. Tra i centrali di difesa spicca la sicurezza tattica di Vignati sul centrodestra, finito anche negli interessi di squadre blasonate come Cagliari e Parma. Nello stesso ruolo presenti Alessandretti e Coltorti chiudono il trittico. Sul centrosinistra maglia da titolare per Tempestilli, al momento titolare dopo l’infortunio di uno degli ultimi acquisti ovvero Cosentino. Il centrale ha accusato un infortunio al ginocchio e, per altro, si è operato proprio insieme a D’Agostino in una clinica di Perugia. I due non saranno recuperabili prima di marzo. Midolo e Ranalli sono, intanto, le alternative. A centrocampo chiavi in mano a Scorza, anche se prende sempre più piede Olivieri, classe 2001, interessantissimo in cabina di regia. Sul centrodestra Clerici, forte di una bella esperienza in Serie D con il Monticelli, con Fermo e Pulsoni saranno le mezzale. Sul mancino, nel medesimo ruolo, Invernizzi appare favorito. Alternative a lui Mazza e Capponi. Il triplete d’attacco, novello per quanto sopra, troverà il più in forma tra Zimbardi, Coiro, Rossi e Gega come terminali offensivi centrali. A destra si alza Perpepaj, già convocato nella prima squadra di Vivarini ed entrato nelle amichevoli pre stagionali come esterno a destra nei cinque di centrocampo. In alternativa a lui l’ultimo arrivato Sarli, autore del gol vittoria a Perugia, oppure Intinacelli. A sinistra per completare l’attacco l’ex Chievo e Ternana Barbetta, ma le alternative sono interessanti. Da Coulibaly a Monachesi (2001 che in realtà si è inventato la giocata per il gol di Sarli) e Adusa che nei test in famiglia con la prima squadra ha più volte fatto girare la testa ai terzini di Vivarini.

PRIMAVERA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Novi; Ricciardi, Vignati, Tempestilli, Da Col; Clerici, Scorza, Invernizzi; Perpepaj, Zimbardi, Monachesi.
Allenatore: Cetteo Di Mascio

BERETTI FORMAZIONE TIPO BERETTI (4-3-3): Mercorelli; Le Noci, Alessandretti, Midolo, Felicetti; Pulsoni, Olivieri, Mazza; Intinacelli, Rossi, Adusa.
Allenatore: Giuseppe Naccarella

Da tener d’occhio: Vignati, Maurizi, Olivieri, Perpepaj, Clerici.

Inoltre, sulle frequenze di Radio Ascoli sta per tornare proprio “Cantera Bianconera”, trasmissione settimanale totalmente dedicata al settore giovanile ascolano.

Luca Gabrielli 
Matteo Rossi