Trai 34 ragazzi che parteciperanno al Sinodo dei vescovi a Roma ci sarà anche una ragazza ascolana, Margherita Anselmi.

L’evento sarà incentrato sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” e darà la possibilità a 34 ragazzi provenienti da tutto il mondo di confrontarsi e discutere sugli aspetti che riguardano i giovani come i migranti, la sessualità, i gender, gli abusi sessuali e anche tematiche più complesse come il perdono che la Chiesa ha chiesto, e il discernimento su cosa deve e non deve fare. L’appuntamento iniziato Mercoledì 3 Ottobre con una lunga omelia di Papa Francesco con una citazione di Paolo XI: “è per voi giovani, per voi soprattutto, che essa con il suo Concilio ha acceso una luce, quella che rischiara l’avvenire, il vostro avvenire. La Chiesa è desiderosa che la società che voi vi accingete a costruire rispetti la dignità, la libertà, il diritto delle persone: e queste persone siete voi. Essa ha fiducia che voi saprete affermare la vostra fede nella vita e in quanto dà un senso alla vita: la certezza della esistenza di un Dio giusto e buono. È a nome di questo Dio e del suo Figlio Gesù che noi vi esortiamo ad ampliare i vostri cuori secondo le dimensioni del mondo, ad intendere l’appello dei vostri fratelli, e a mettere arditamente le vostre giovani energie al loro servizio. Lottate contro ogni egoismo. Rifiutate di dare libero corso agli istinti della violenza e dell’odio, che generano le guerre e il loro triste corteo di miserie. Siate generosi, puri, rispettosi, sinceri. E costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!”.

Tra i tanti ragazzi partecipanti ci sono solo 3 italiani, tra cui un’ascolana che si dichiara molto orgogliosa di questa partecipazione: “Per me essere qui a Roma rappresenta una grande gioia, anzi un dono che mi è stato dato e che comporta anche una grande responsabilità. Al sinodo porterò anche le tante problematiche che purtroppo stanno affliggendo i giovani della diocesi ascolana. A cominciare dal lavoro e alle crisi  vocazionali. Sono felice di portare il mio contributo. All’evento, oltre ai giovani, parteciperanno anche rappresentanze delle Conferenze Episcopali, delle Chiese Orientali, della vita consacrata e che si preparano al sacerdozio, diverse associazioni e movimenti ecclesiali e di altre religioni ma anche del mondo della scuola, della cultura, dello sport e del mondo giovanile. Bergoglio, inoltre, durante l’apertura del Sinodo, si è commosso molto quando ha salutato due vescovi cinesi per la prima volta riuniti nell’assemblea. Il Papa ha poi concluso: “Il Sinodo deve essere un’occasione per allargare i nostri orizzonti, dilatare il cuore e trasformare quelle strutture che oggi ci paralizzano, ci separano e ci allontanano dai giovani. Loro chiedono di essere ascoltati senza stereotipi e senza pregiudizi. E in questo la Chiesa è in debito”.