Il titolo di capocannoniere di una squadra di calcio, di solito, è attribuibile ai ‘nove’ dietro la schiena di attaccanti rapaci in zona gol o tecnicamente dotati di ispirazioni offensive decisive. Eppure passare da invalicabile muro difensivo a miglior realizzatore è un attimo se ti chiami Riccardo Brosco. “Io capocannoniere? Sono contento, è ovvio, ma anche dispiaciuto perché devono fare più gol quelli che giocano davanti”.

Eppure, ad esempio a Foggia, la tua rete è stata quasi oscurata dal risultato e da quella di Ganz..
Meglio così. Ci fa gioco che passino inosservati, così mi marcano meno. Rischio di avere contro un marcatore ad uomo più tutta la zona e li sarebbe molto dura. Speriamo di continuare a segnare. Il mister con il lavoro sulle palle inattive mi mette nelle migliori condizioni per farlo.

Però, lo ha detto, manca qualche gol lì davanti..
Ma non solo davanti, al netto dell’infortunio di Ardemagni, a mio avviso anche le mezzale come Baldini o Frattesi hanno nelle loro corde il gol, devono provarci di più.

Come sta la squadra dopo Foggia?
Diciamo arrabbiati, parecchio. Non raccogliere neanche un punto in una partita del genere fa doppiamente male. Il risultato è anche figlio di mancanza d’esperienza. Non deve accadere mai più una cosa del genere.

E questa era la parte del bicchiere mezzo vuoto. Quella del mezzo pieno invece?
La prestazione. Abbiamo fatto una grande partita in tutti i sensi, soprattutto tattici.

Come hai visto il giovane Quaranta traslato sulla fascia?
Lui è un ragazzo umile quindi nella partita è andato sempre migliorando. Deve stare tranquillo, ha le capacità per giocare in ogni posizione dietro. Logico partire bene nella tua prima gara in assoluto perché sei concentrato sempre. Poi bisogna dimostrare di esserlo in tutte le partite ma ripeto, se sta sereno e gioca è un giocatore importante.

Capitolo Carpi. Tu sei un ex e Calabro ha speso belle parole su di te..
Calabro non mi fece giocare all’inizio, sono contento di quello che ha detto. Sabato la partita sarà difficilissima. Il Carpi non ha un gioco bello da vedere ma molto efficace. Si chiuderanno dietro per ripartire in contropiede. Noi dobbiamo essere bravi a non giocare al loro gioco sbilanciandoci. Far girare il pallone, farli correre e poi segnare.

Dovrai marcare Mokulu..
Sono anni che lo affronto, mi troverà pronto. Lui è un attaccante molto grosso fisicamente ed attacca sempre la profondità. Diciamo che per il gioco del Carpi lui va a genio, il contesto lo valorizza. Però noi siamo un’ottima difesa.

A proposito, per te meglio a tre oppure a quattro dietro?
A tre corro molto di più, spesso ritrovandomi come terzino a destra. Noi lavoriamo molto sulla palla come impostazione difensiva. In questo momento abbiamo la giusta quadratura.

Anche se mancano Valentini e D’Elia..
Li stiamo aspettando, sono due giocatori fondamentali per noi dietro, senza dubbio. Questa settimana abbiamo anche noi caricato molto al livello fisico per i tanti impegni che ci aspettano. Tutti saremo utili.

Come lavori con Vivarini?
Il mister è molto preparato sui concetti tattici. Ha le sue idee, come ogni allenatore. In difesa come detto vuole leggere la palla. Ogni idea ha i suoi pro ed i suoi contro. Una cosa che mi piace è che lui ti fa stare sereno tutta la settimana, caricandoti per la partita solo gli ultimi due giorni. Altri allenatori martellano sin dal lunedì e i giocatori rischiano di arrivare stessati o con qualche energia nervosa in meno alla partita del sabato.

Ora con il Carpi servono assolutamente i tre punti..
Dobbiamo cercare di portarli a casa, anche dovessimo giocare male. Spero inoltre che il campo di gioco si sia ripreso, a volte in casa non ci esprimiamo al meglio anche un po’ per influenza del terreno.

Male che va, la insacchi tu di testa e si vince..
Speriamo.

Matteo Rossi