Cibo come medicina: parte lunedì 18 marzo, alla Casa di Riposo “A.Chierichetti” di Gagliole (MC), la fase di sperimentazione del progetto Probiosenior, finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del bando Por FesrSalute e benessere”. Riguarderà undici ospiti, tra i 60 e gli 85 anni, per poi estendersi ad altre strutture del maceratese (Case di riposo di Sarnano e Loro Piceno, il Centro diurno Alzheimer di San Severino Marche) e dell’anconetano (Case di cura Villa Igea e Villa Serena). Presso la struttura di Gagliole, l’assessora alle Politiche comunitarie Manuela Bora ha consegnato il kit al primo sperimentatore: Lino Buarelli di 80 anni, ospite del centro. Il bando promuoveva l’innovazione al servizio del sistema sociosanitario marchigiano.

Ha visto la presentazione di 31 progetti nei cinque ambiti tematici indicati: dispositivi medici, nutraceutica (alimenti con effetti benefici sulla salute), medicina personalizzata, promozione della salute, servizi innovativi. Otto sono stati ammessi, con un contributo di 10 milioni di euro, in grado di generare oltre 17 milioni di investimenti. Tra gli otto c’è anche “Probiosenior”, classificatosi al primo posto nella sezione “Nutraceutica e alimenti funzionali”. È curato dall’azienda capofila Synbiotec, storico spin-off dell’Università di Camerino, oggi piccola e media impresa innovativa che dirige una cordata costituita da aziende dei settori agroalimentare, tecnologico-informatico, sociale (Cooss Marche onlus), insieme a soggetti sperimentatori pubblici e privati. Partener strategici sono le Università di Camerino e Firenze. Obiettivo è sperimentare nuovi alimenti (funzionali, cioè sviluppati per rafforzare la salute e probiotici, sostanzialmente fermenti lattici) in grado di migliorare il processo di invecchiamento, da commercializzare successivamente.

Il progetto ha una durata triennale e ha ottenuto un contributo di 2 milioni di euro. Prevede una fase di sperimentazione presso alcuni Ambiti territoriali sociali, Case di cura e a domicilio, con una somministrazione personalizzata grazie a una “scatola intelligente” (Smart box) che permette di monitorare il prelievo giornaliero degli alimenti. A metà percorso, sono stati presentati alla stampa i primi risultati. “È una sfida per la nostra regione, dopo gli ultimi eventi sismici, che testimonia la voglia di ripartire e di guardare al futuro – ha detto l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora – Voglio ringraziare questo partenariato per la capacità progettuale di reagire dopo il terremoto, che ha duramente colpito questo territorio. Ha saputo interpretare al meglio le dinamiche che la Regione voleva stimolare in queste aree con i bandi della specializzazione intelligente, rivolti agli anziani che sono la componete principale delle comunità dell’entroterra. Anche se non direttamente collegati all’ambito salute e benessere, molti altri interventi finanziati avranno ricadute positive sulla terza e quarta età: basti pensare alla domotica, ai dispositivi intelligenti, alle imprese sociali che sperimenteranno, anche loro, proprio nell’area del cratere, nuovi modelli assistenziali e di invecchiamento attivo”.

Il presidente della Casa di Riposo di Gagliole, Stefano Sabbatini, ha parlato della sperimentazione come di una “iniziativa gentile che migliora la vita dei nostri ospiti”. Il sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli, di “un progetto che rende la nostra casa di cura un’eccellenza regionale”. Valerio Valeriani (coordinatore Ats 16/17 e 18) di “un progetto nato in un territorio già fragile prima del sisma. Abbiamo aderito perché ci aiuta nella sostenibilità dei servizi sociosanitari”. Cristina Verdenelli (responsabile ricerca e sviluppo Synbiotec) ha detto che con la sperimentazione “si chiude la prima fase del progetto che ha visto la creazione della piattaforma di registrazione degli utenti, la selezione dei batteri probiotici, la realizzazione dei prototipi degli alimenti. Lo studio clinico è stato approvato dal Comitato etico regionale. Le somministrazioni rispetteranno gli stili di vita, le abitudini alimentari e lo stato di salute degli anziani coinvolti. Sono già stati assunti 15 nuovi lavoratori da parte delle aziende coinvolte, numero che aumenterà per la specializzazione richiesta dal progetto”. Il rettore Unicam Claudio Pettinari ha parlato di “una piccola rivincita perché la ricerca avviata dall’Università ha avuto una ricaduta pratica e immediata, diventa mercato. Se lo Stato vuole crescere, deve finanziare la ricerca di base con maggiore risorse e convinzione”. Alberto Cresci (presidente Synbiotec) ha auspicato una prosecuzione dei vari progetti regionali finanziati.