Il 21 MARZO ore 17 presso la libreria “Rinascita” con Antonio La Spina analizzeremo cosa vuol dire per l’economia subire le incursioni del mondo mafioso. Quando i criminali lasciano le armi e si mettono un colletto bianco e giocano con i soldi. Presenta il libro “il mondo di mezzo”. Incontro coordinato da Isml Di Ascoli Piceno <https://www.facebook.com/isml.ascolipiceno>. In particolare l’incontro del 21 marzo partecipa alla iniziativa nazionale “Nomi da non dimenticare” promossa da Libera. L’elenco delle vittime innocenti delle mafie che ogni anno il 21 marzo, il primo giorno di primavera, viene letto in tanti luoghi in Italia e del mondo è il frutto della raccolta paziente dei volontari che scavando nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni, l’inserimento dei nomi che ne fanno parte.
Tutt’altro che unitario, l’universo delle mafie è composto da fenomeni disparati: dal grande contenitore delle Camorre a Cosa Nostra, dalla ‘Ndrangheta, anche nelle sue articolazioni decentrate nel nostro paese o nel resto del mondo, a gruppi locali come la Stidda e i Cursoti, per giungere a entità autoctone completamente nuove come Mafia capitale. Ma, oltre che alle mafie, il plurale va applicato anche all’antimafia. Esistono un’antimafia istituzionale, un’antimafia sociale e da qualche tempo anche un’«antimafia inautentica», o fasulla, come quella di personaggi che, pur mantenendo sottobanco un rapporto organico con i sodalizi mafiosi, ufficialmente aderiscono ad associazioni antimafia. Una realtà complessa, che l’autore esplora con grande energia intellettuale, nella convinzione che si possano combattere le mafie solo conoscendone in profondità le diverse dinamiche organizzative.

Antonio La Spina è professore ordinario di Sociologia e insegna Politiche pubbliche alla Luiss «Guido Carli». Per il Mulino ha pubblicato fra l’altro i volumi su «I costi dell’illegalità» (2008-2013), «La politica per il Mezzogiorno» (2003) e «Analisi e valutazione delle politiche pubbliche» (con E. Espa, 2011).