Le Sardine hanno la loro ragion d’essere a partire proprio dalle esperienze provenienti da Bologna e dall’Emilia Romagna. Queste sono in opposizione alla politica populista e sovranista che negli ultimi anni ha monopolizzato il discorso politico e pubblico e per questo noi ci rivolgiamo ad un popolo che in questi anni è rimasto stordito dalla narrazione dominante. È un movimento che esprime un sistema valoriale ben marcato: l’antifascismo, la non violenza, l’antirazzismo, la contrarietà all’omofobia e alla discriminazione di genere e a qualunque altro tipo di discriminazione. È un movimento apartitico ma ovviamente politico ed è animato infatti da un’istanza di rifiuto e di risposta a certi modi e certi temi che caratterizzano il dibattito politico attuale.

Già dal primo giorno, gli esponenti locali della lega ci hanno attaccato dicendo che dietro di noi ci sono alcuni partiti politici. Lo smentiamo con fermezza, affermando che non ci rifacciamo ad alcun partito ed anzi critichiamo il poco coraggio di tutti questi ultimi, nessuno escluso, i quali sono anch’essi complici dell’attuale ascesa sovranista.

Dietro di noi ci sono i valori costituzionali che condividiamo con fermezza e porteremo con noi in Piazza, domenica 1 dicembre.

Certamente questo comitato esprime la volontà, di una parte del popolo italiano, di cui spesso i sovranisti si riempiono la bocca, di mostrarsi anche fisicamente in opposizione alla narrazione che ne viene data. La lega e il fronte sovranista hanno oggi un grande consenso ma non tutti gli italiani si riconoscono nel loro progetto di un paese chiuso, rancoroso e governato dalla paura del diverso!

Anche ad Ascoli il fronte sovranista ha un consenso ampio, ma crediamo e sappiamo che anche qui sia presente una parte della cittadinanza che non si riconosce in quei valori e che è stanca e frustrata dalla mancanza di un chiaro progetto politico alternativo.

C’è un popolo silente con una sensibilità comune che è stanco di vedere il territorio piceno alla ribalta della cronaca nazionale esclusivamente per episodi che ricordano i periodi più oscuri della storia del nostro Paese, che calpestano la memoria di quanto nel territorio piceno si è fatto per superare quei momenti. Noi crediamo che di questo territorio si possa parlare anche per iniziative che vanno nel senso diametralmente opposto.

Per questo, invitiamo e ci appelliamo alla partecipazione di tutti coloro i quali sono stanchi di essere rappresentati in questo modo affinché scendano con noi in Piazza. È necessario trovare il coraggio di esporsi, di incontrarsi, di avere un contatto visivo, fisico, per dire che non tutti la pensano nello stesso modo e che c’è ancora qualcuno che ha la voglia di metterci la faccia! Per questo sarà importante essere molti, ma ancora di più esserci! Non ha senso fare stime sui numeri, come sono state fatte negli ultimi giorni, per un evento che vuole essere spontaneo. Non è una piazza da campagna elettorale e non vuole esserlo e qualunque sia il numero di persone che ci seguiranno in piazza sarà un numero che difenderà il nostro diritto al dissenso.

C’è un intero popolo che vuole dimostrare che esiste una alternativa al dibattito politico attuale!

Sabato pomeriggio, ad Ascoli (libreria Rinascita ore 14:30-17), in vallata e a San Benedetto ci saranno dei laboratori dove insieme a tanti bambini disegneremo e coloreremo le sardine che porteremo in piazza il giorno successivo.

Ribadiamo l’appuntamento per Domenica in Piazza del Popolo, alle 18, invitando chiunque abbia uno strumento musicale a portarlo con sè, perchè sarà una giornata di festa.