L’Ascoli ha terminato il ritiro di Cascia con un amichevole con la Salernitana finita con una sconfitta di misura. A decidere la gara è Tuia, attaccante della Salernitana, che sul finire del primo tempo infila il portiere bianconero Lanni. Gara sfortunata per i marchigiani che colpiscono anche due legni: una traversa ed un palo. Ma andiamo con ordine.
Dopo 6 minuti Addae affonda centralmente e offre in diagonale per Favilli che non arriva all’appuntamento. Al 14′ esce Addae per un problema alla coscia sinistra: entra il giovane Parlati. Al 22′ tiro debole di Rosina, blocca Lanni. Al 30′ colpo di testa di Favilli dal limite dell’area piccola: Adamonis devia in angolo. Al 32′ controllo e conclusione di sinistro dal limite di Buzzegoli: palla fuori. Al 42′ testa di Tuia su azione di calcio d’angolo. Salernitana in vantaggio (sarà il gol-parita).
Nella ripresa al 2′ D’Urso dribbla anche il portiere ma centra la traversa a porta vuota. Sulla ribattuta Varela calcia e il portiere devia in angolo. Al 7′ sinistro al volo di Buzzegoli dal limite: palla fuori di poco. Al 12′ destro dal limite di Signorelli, Lanni devia in angolo. Al 17′ Varela supera due avversari, poi centra in area: Favilli è in ritardo. Al 24′ percussione di Favilli che calcia debole, poi ci prova D’Urso ma il portiere blocca. Al 26′ palo di Santini, solo davanti al portiere, imbeccato da una rimessa laterale. Al 37′ Favilli per Parlati che dal limite calcia forte ma trova i guantoni del portiere. Al 40′ di nuovo Buzzegoli al tiro: alto di poco. Al 44′ De Feo lancia Jallow che entra in area e poi calcia debole tra le braccia del portiere.
SALERNITANA-ASCOLI 1-0
SALERNITANA (4-3-3): Adamonis; Pucino, Tuia (54′ Adejo), Bernardini, Vitale; Odjer (46′ Signorelli), Della Rocca (83′ Zito), Ricci; Rosina, Roberto, Alex. A disposizione: Iliadis, Mantovani, Perico, Schiavi, Garofalo, Cappiello, Carrafiello, Hutsol. Allenatore: Bollini
ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Mogos, Carpani, Gigliotti, Florio; Addae (15′ Parlati), Buzzegoli; Lores Varela (70′ De Feo), D’Urso, Bianchi (58′ Santini); Favilli (83′ Jallow). A disposizione: Venditti, Ragni, Diop, Perri. Allenatore: Fiorin
Arbitro: Mei di Pesaro
Rete: 43′ Tuia
Al termine dell’amichevole di Tolentino tra Salernitana ed Ascoli, a parlare è il tecnico bianconero Fulvio Fiorin. “Mi sono piaciuti entrambi i tempi. Nel primo c’è stata la continua ricerca di portare avanti i principi trasmessi in questi giorni. Si, il secondo è palese che sia da etichettare come positivo, ma anche il primo è da prendere positivamente. Il gol l’abbiamo preso nel momento di espansione offensiva maggiore da parte nostra. Non è facile interpretare un calcio di questo tipo, ci vuole personalità e coraggio ma i ragazzi sono bravi in questo. Il periodo di formazione termina con l’inizio del campionato, anche se la prossima settimana avremmo un impegno da vincere. Carpani – prosegue Fiorin – ha fatto un’ottima gara. L’analisi sui carichi che i difensori hanno svolto nel periodo della preparazione. A parte Augustyn, tutto il resto degli infortuni è stato soggetto a casualità. Presumo che la società si stia muovendo in diverse direzioni di mercato, anche in difesa. Addae? Nel primo intervento è caduto male ed ha picchiato l’anca, vedremo. Parlati – conclude – ha giocato una bella gara, ragazzo tosto sotto il punto di vista dell’impegno ma anche in personalità. Se devo puntare su qualcuno, anche per il mercato, punto sui giovani. Schiavi e Mantovani in uscita da Salerno? Il secondo sarebbe interessante e ci si potrebbe lavorare”.
Dopo Fiorin, nella sala stampa dello “Stadio della Vittoria” di Tolentino è la volta di Buzzegoli, per l’occasione capitano (parlerà anche di questo aspetto). Sentiamolo. “Sono contento della prestazione. Non aver vinto dispiace ma questo è un momento di costruzione. Sono stato preso per fare il regista ed è quello che cerco di fare. Apprezzo e ringrazio i tifosi per gli applausi – dice l’ex centrocampista del Benevento – hanno visto che pur sbagliando abbiamo cercato sempre di giocare. Tutti devono metterci coraggio: il calcio è movimento, tutti devono volere la palla. Nella ripresa abbiamo trovato più spazio dopo averli forse stancati. Il capitano? Quelli di questa squadra sono Mengoni e Lanni. Il primo non c’era, poi al mister non piace avere un portiere capitano, perché non è in mezzo all’azione“.