Quello che si vede all’Hotel Villa Pigna nel giorno della ripresa degli allenamenti in città è un metà soddisfatto Enzo Maresca, vice allenatore dell’Ascoli e secondo di Fiorin. “La squadra, soprattutto i nuovi, stanno lavorando molto bene. Chiaro che il calciomercato non è finito. Tutto è filato liscio con i giocatori fuori rosa, tutte le società hanno queste problematiche in estate. Alla base di tutto, qua come altrove, conta l’Ascoli. La prima parte di ritiro è stato molto positivo, credo che i ragazzi abbiano assimilato abbastanza bene le idee di calcio che abbiamo intenzione di fare, un pensiero di gioco già visto contro la Salernitana. Di fronte avevamo una squadra di categoria. Logicamente le valutazioni si fanno non su ciò che ottieni, ma su ciò che avresti meritato”. In difesa, però, mancavano diversi interpreti: “La difesa è giudicabile perché chi è sceso in campo aveva obblighi da difensore. Carpani ha fatto una grande partita, soprattutto per sviluppare gioco da dietro.Per l’idea di calcio che vorremmo sviluppare più giocatori tecnici metti insieme e più qualità puoi avere. Bianchi è uno di questi, che ha spostato solo un po’ avanti il suo raggio d’azione. Florio? Un soldatino, uno di quei ragazzi che fa quello che dici e che è importante nel gruppo”. Arriva anche l’infortunio di Addae e gol su palla inattiva: “Stiamo adottando una marcatura a zona sui calci da fermo, con uno studio approfondito sui 52 gol che questa squadra ha preso su palle inattive, ma facendo così devi stare in movimento e mai fermi. Favilli? Ha lavorato davvero bene in ritiro e sono fiducioso sul suo rendimento di quest’anno. Sabato ho potuto notare che non è solo davanti, bisogna interpretare il suo ruolo secondo il quale deve attaccare la profondità e non ad intasarsi con gli altri sulla trequarti. Occorre soltanto trovare gli equilibri. Ci vogliono giocatori di coraggio e personalità per questo tipo di gioco, noi preferiamo l’errore positivo rispetto ad un passaggio orizzontale non prendendosi la responsabilità di sbagliare magari verticalizzando”. Capitolo mercato. “In difesa abbiamo problematiche di numero. Davanti siamo apposto con giocatori che possono muoversi in tanti ruoli davanti. Loro devono farsi trovare nel centrocampo ”giocando a nascondino” con i centrocampisti avversari. Il capitano? La nostra scelta è stata simbolica. Quando Mengoni è in campo il capitano sarà lui, quando non ci sarà non può essere Lanni che è lontano dal gioco, quindi per esperienza ed età Buzzegoli è stata la scelta più giusta. Prima di prendere questa decisione abbiamo parlato con Lanni e Mengoni che hanno capito senza alcun problema”. Sabato la prima ufficiale al Del Duca: “Noi abbiamo bisogno della piazza e dei tifosi, parlo di un sostegno positivo e della loro vicinanza. Per noi vincere solo 4/5 partite in casa come lo scorso anno non ci sta bene“.