Dalla sala stampa dello stadio “Del Duca”, le interviste dei principali protagonisti di questo Ascoli-Palermo finito a reti bianche.

Fulvio Fiorin, allenatore Ascoli: “Oggi il nostro obiettivo era la continuità. Veniamo da un ciclo di partite pesanti e questo risultato ci aiutare ad essere convinti per i prossimi impegni e per la crescita. Soffrendo e facendo un po’ soffrire abbiamo capito di potercela giocare con le grandi squadre. Bianchi? Dobbiamo valutare domani. Meglio il primo tempo, ma la nota positiva è anche quella di non aver preso gol per la seconda giornata di fila. Favilli? Lui deve essere soddisfatto della prestazione. Oggi il campo ha dimostrato la sua capacità di giocare nelle due fasi”.

Ivan Lanni, portiere Ascoli: “Ho dovuto fare un solo intervento, ma decisivo” – ha esordito il n. 1 di Alatri – “Quando ho visto Rispoli davanti, ho cercato di chiudere lo specchio della porta il più possibile, sono contento perché mi sono fatto trovare pronto. Oggi l’importante era dare continuità al risultato di Cesena e ci siamo riusciti disputando una grandissima partita contro una squadra abituata a vincere su ogni campo. Penso che la prova di oggi sia più merito nostro che demerito del Palermo. Abbiamo impostato il match aspettando l’avversario dietro la linea di metacampo per poi ripartire. Nelle ultime tre gare abbiamo incassato solo un gol; la fase difensiva è merito di tutta la squadra, un lavoro importantissimo in questo senso lo sta facendo Favilli. Mengoni? Lo aspettiamo, con lui ho un rapporto particolare, gli voglio un bene dell’anima, ma mi trovo bene anche con Padella e Gigliotti. I cori per me da parte della curva? Devo solo dire grazie, mi ha sempre sostenuto, anche quando nella partita col Novara ho commesso un errore, ho sbagliato in quella occasione e ho chiesto scusa a tutti i compagni, uno alla volta e ai tifosi. Alcune analisi dopo quella gara non mi sono andate giù, un errore, dopo oltre cento presenze con la  maglia dell’Ascoli, penso ci possa stare. Poi sono bravo a farmi scivolare addosso le cose. Gara quindi che mette a tacere le critiche ricevute dopo Novara? Non ho niente da mettere a posto, non sono nè un fenomeno, nè Dio. Se mi sento una certezza assoluta della squadra? Sì. Con il nuovo preparatore Petrelli mi sto trovando molto bene, ho con lui un buonissimo rapporto, noi portieri ci siamo adattati al suo nuovo lavoro e lui si è adattato a noi. Vallesi quando andò via mi disse che sarebbe arrivato un allenatore che mi avrebbe insegnato cose nuove. E’ stato così e a guadagnarci sono io”.

Bright Addae, centrocampista Ascoli: “Sono contento perché un punto con una squadra come il Palermo è importante e fa la differenza. Ci aspettavamo una gara così, il Palermo finora ha dimostrato di essere un team forte. Sono entrato con l’intenzione di fare bene, non era facile perché ero stato fuori tre partite. L’ammonizione? Forse era giusta per la gamba tesa, ma spesso vengo punito al primo fallo. Giochiamo diversamente dall’anno scorso e anche gli allenamenti sono differenti, ma mi trovo bene, l’allenatore è bravo”.