Non bastava l’inquinamento dell’ambiente esterno: a minacciare la nostra salute sono anche i pericoli che si insinuano tra le mura domestiche. L’Istituto Superiore di Sanità, stima che il 17% delle abitazioni italiane sia a rischio radon, una sostanza estremamente nociva per l’apparato respiratorio.  Per non parlare poi di monossido di carbonio, polveri sottili, formaldeide ed acari, tutte sostanze spesso presenti nelle nostre abitazioni, ma che purtroppo non lasciano tracce tangibili. Anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’informazione è scarsa: come emerge dall’ultima ricerca effettuata dall’Osservatorio della compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, il 49% dei marchigiani ammette di averne una conoscenza limitata e il 36% ne ignora del tutto l’esistenza. Tra le minacce domestiche più temute dai marchigiani, si collocano ai primi posti le sostanze nocive nell’aria (58%), l’inquinamento dell’acqua (54%) e le fughe di gas (62%). Preoccupano anche i campi elettromagnetici (45%), mentre solo il 26% dei marchigiani si dice spaventato dagli allergeni, come i comuni acari della polvere, ospiti indesiderati che spesso si annidano tra lenzuola e coperte. Quanto all’acqua potabile di casa, se il 72% degli intervistati dichiara di bere abitualmente quella del rubinetto, il 28% preferisce quella in bottiglia, e uno dei motivi scatenanti è proprio la poca fiducia nella sua qualità e salubrità. Prevenire, però, è possibile, e conoscere è il miglior modo per contrastare queste minacce, secondo quanto sostiene il 72% dei marchigiani. Come? Il 30% vorrebbe ricevere informazioni utili dalle Istituzioni, il 30% si affiderebbe invece a dispositivi tecnologici in grado di fare un check-up della propria casa e il 12% richiederebbe l’intervento di personale a domicilio per rilevazioni e mappature.