La prima uscita ufficiale del mercato invernale di casa Ascoli Picchio è quella di Davide Cinaglia, difensore classe 1994, che approda alla Cremonese raggiungendo il suo ex compagno Almici e, probabilmente, giocandosi con lui la titolarità sulla corsia difensiva destra nella squadra di un altro ex, Attilio Tesser. Cresciuto nel settore giovanile del Torino, Cinaglia ha giocato 69 partite ufficiali con la casacca bianconera: 48 in Serie B, 18 in Lega Pro e 3 in Coppa Italia. Nelle sessantanove partite giocate, 48 di esse lo hanno visto giocare come difensore centrale (in una difesa a tre o a quattro), 6 volte da terzino mancino, 4 volte da esterno sinistro in un 3-5-2, soltanto 3 volte come esterno destro e 9 volte come terzino destro. Il tutto come segno inequivocabile dell’estrema duttilità del giocatore, giovane e sempre a totale disposizione dei tecnici che hanno spesso e volentieri cambiato il suo vestito tattico in corso d’opera. Questo sicuramente può far bene alla crescita e alla formazione di un giocatore, ma a volte può etichettare sulla schiena di questo una dicitura di eterno incompiuto verso una posizione di campo, cosa che Cinaglia non ha assolutamente dimostrato. Il terzino/centrale/esterno, infatti, si è fatto sempre trovare pronto, disputando anche partite molto degne quando veniva sputato in una nuova posizione. Ultimamente, con una lieve continuità di gioco e soprattutto di interpretazione di modulo, Cinaglia stava indubbiamente crescendo nelle prestazioni. Il suo contratto termina a giugno del 2018 e, dato il trasferimento, si evince che non sia stato trovato l’accordo per il rinnovo.
Ah, Cinaglia ha anche segnato un gol con la maglia del Picchio: 14 maggio 2016, Ascoli-Livorno 1-3 al Del Duca e una bella gioia per “Cino”, ricordato con il sorriso da molti compagni (soprattutto Favilli) nel giorno del suo passaggio a Cremona. “Ogni annata ad Ascoli è stato qualcosa di diverso ed ognuna per forza di cose è stata ricca di emozioni – dice Cinaglia intervistato dalla nostra redazione – Porterò sempre dentro di me Ascoli, non c’è dubbio, sono stato molto bene ed ho avuto la fortuna di conoscere persone vere che sono diventati poi amici. Qui sono cresciuto tanto anche nella vita reale, non solo sul campo e non solo come calciatore. Per tutto questo non posso che avere ricordi belli da legare a questa esperienza. Sono molto legato a questa piazza – conclude Cinaglia – ma anche tanto a questa gente. Non dimenticherò”.
Matteo Rossi