A parlare in casa Ascoli Picchio, tra la vittoria contro la Ternana e la sfida in trasferta contro lo Spezia, è l’attaccane bianconero Gaetano Monachello: “Il pallone del rigore sabato era pesantissimo, la partita era troppo importante sia per la classifica che per la rivalità tra le due squadre. Il silenzio era quasi tombale: ero teso ma non vedevo l’ora di calciarlo perché in mente mi sono passate tante piccole cose successe in queste settimane difficili. Esultanza? Un messaggio di rabbia. Noi siamo vivi e possiamo giocarcela con tutti, non sempre nei momenti negativi è stata colpa nostra. Era da tanto che non si vinceva e volevo vincere, non ce l’avevo particolarmente con nessuno”.

“Voglio sempre giocare con continuità, ci sono partite dove a volte devi correre e rincorrere l’avversario, non trovandoti ad avere tante occasioni da gol. La vittoria con tante assenze è stata importantissima, diciamo che abbiamo dimostrato che il gruppo c’è. Mignanelli? Ci stanno nel calcio questi battibecchi con gli arbitri. La nostra reazione dopo essere rimasti in dieci è stata incredibile, grazie anche a Varela che è entrato in campo davvero bene, guadagnandosi il rigore. Se l’è guadagnato e mi ha detto: “Ti prego, segnalo anche per me!”. Ganz è un professionista, non sono io che devo giudicare il suo momento. In questo momento tutti sono indispensabili. Spezia? Andiamo a giocarcela per cercare di portarci a casa punti. La difesa ti fa stare più tranquillo, ti sprona ad andare a lottare. Cherubin lo conoscevo, ma anche Menogni e gli altri sono davvero grandi. I gol? Io penso prima a salvarmi”.

Matteo Rossi