Uno dei colpi con maggioro aspettative del mercato bianconero è stato sicuramente quello di Matteo Ardemagni. L’ex punta dell’Avellino arriva ad Ascoli sperando che il suo prossimo futuro sia pieno di gol, così come lo sperano i tifosi del picchio. Queste le sue prime dichiarazioni da giocatore bianconero.

Matteo Ardemagni: “Volevo ringraziare tutta la società per questa opportunità. Sono felicissimo di essere qua perché il valore di questa piazza era indiscutibile. Dopo la brutta storia ad Avellino voglio ripartire con voglia ed umiltà. Lo scorso anno non mi sono ripetuto sui miei livelli, da oggi voglio cambiare e ripagare la fiducia del club. Sempre lo scorso anno Ascoli ed Avellino eravamo sullo stesso livello per la lotta salvezza. Posso dire quel che mi è sembrato di vedere: qui quando le cose non vanno come devono andare la forza del gruppo fa la differenza. I ragazzi mi hanno già fatto sentire uno di loro, sono positivo e mi ambiento subito. Ho parlato con il mister per l’idea di gioco che predilige lui, molto all’attacco. Fino all’anno scorso ho giocato spesso per la fase difensiva, sicuramente quest’anno con Vivarini sarà diverso, lui guarda sempre all’attacco. Serie B? Tanti casini, purtroppo ci sono e dispiace perché il calcio deve essere divertimento e gioia. Sicuramente non è bello, a volte bisognerebbe fare più chiarezza. Modena è stata una grande annata, ma anche Cittadella con i play off raggiunti fino alla semifinale. Ci sono varie annate che ricordo con affetto. Avellino? Lo abbiamo scoperto una mattina di colpo, poi ci dicevano di stare tranquilli e per esperienza so che quando la società dice così in genere non bisogna mai esserlo. Sono rimasto sconvolto come tutto il popolo irpino, ho visto gente piangere. So che torneranno dove meritano. Ho avuto una pubalgia l’anno scorso, poi l’ho curata ed è andata tutto apposto. Ora fisicamente sto bene, sono stato un po’ fermo ed un po’ mi sono allenato da solo. Non ho novanta minuti nelle gambe ma l’entusiasmo mi porterebbe a giocare una partita anche adesso. Il record di gol? Speravo di raggiungere 100 gol l’anno scorso. Mi auguro di farne più possibile, non mi voglio mai fermare. Il 32 è un numero che mi piace, non mi piaceva rubare il numero a qualcun altro, dato che ho sempre avuto il nome. Poi uno dei miei idoli era Vieri ed anche per lui l’ho preso. Un gol ogni 100 minuti? Non è stata una promessa, ho detto “speriamo”. La mia esperienza mi dice che non si deve partire con l’asticella alta, prima si deve raggiungere la salvezza e poi vedremo”.