Infortunio con ritorno. Matteo Ardemagni torna ad Ascoli per la riabilitazione. Queste le sue parole: “Di Tacchio è stato coerente, mi ha chiamato due giorni fa dopo aver visto una storia su Instagram. Lui è sempre stato vicino a quanto successo. Lo conosco, ci ho giocato insieme, fuori dal campo è un bravissimo ragazzo. Nel campo si trasforma, devo essere sincero, ma non lo fa apposta perché è uno che vive come quella che contrasta sia l’ultima palla. Sono contrario a chi lo ha insultato nei social, lo perdono sicuramente. Il peggio è passato, ora bisogna guardare avanti. Spero di tornare in campo il prima possibile, non ce la faccio più a stare fuori. Dipende dalla calcificazione dell’osso ed è molto soggettivo come parametro, seppur ieri alla visita mi hanno detto che sta andando tutto per il meglio. Poi avrò un tutore per allenarmi con gli altri. Secondo me ad inizio o al massimo metà novembre potrei essere in campo. A Foggia la squadra l’ho vista benissimo, la squadra c’è e sta crescendo, si può fare di più. La mano di Vivarini è parecchio importante, non per fare il ruffiano, ma è il primo anno che arrivo al campo alle 14:00 ed esco alle 19:00, si lavora davvero tanto e nei minimi particolari, non lo vedevo dai tempi dell’Atalanta. Una professionalità, unita alla dedizione al lavoro, davvero particolare. Ganz ci mette sempre grandissimo impegno, anche io ho vissuto momenti come il suo quando non segnavo. Dopo la gara con la Cremonese l’ho visto abbattuto e gli ho scritto subito, ora lo vedo più sereno dopo il gol. Io cerco di vivere anche questo momento in maniera positiva, i veri problemi sono altri e non soltanto essersi spezzato un braccio. C’è gente che va avanti con malattie da anni ed ha ancora voglia di combattere. Ovvio che sto male come un cane quando non gioco, ma ripeto, i veri problemi sono altri. Solo 6 punti? Abbiamo fatto tanto e raccolto poco, diciamo la verità, in alcune partite meritavamo qualcosa di più. Devo solo ringraziare tutta la società, partendo dal patron Pulcinelli al presidente e tutti. Sono stati davvero di grande cuore, l’affetto loro come quello dei compagni e della gente di Ascoli mi da forza per recuperare subito. Non pensavo di creare questo rapporto con la piazza in così grande rapidità. Li ringrazio, è bello, ma ora tocca a me ripagare l’affetto quando torno”.