Il rifugio Zilioli sul Monte Vettore, reso totalmente inagibile dal sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2016, sarà ricostruito ex novo grazie alle risorse economiche messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e che ammontano ad oltre € 185.000. L’AVIS provinciale Ascoli Piceno e la SATSocietà Alpinisti Tridentini, a conferma della serietà e della concretezza del CAI Sezione di Ascoli Piceno e della credibilità e dell’autorevolezza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno hanno deciso di destinare risorse aggiuntive per l’allestimento e l’acquisto di attrezzature importanti e beneficio del rifugio stesso.

Il rifugio Zilioli fu costruito negli anni 60 e successivamente ampliato dai Soci della Sezione CAI di Ascoli Piceno, sulla base di un atto della Comunanza Agraria di Pretare del 1958 con cui si deliberava “di concedere gratuitamente al Club Alpino Italiano di Ascoli un’area di circa 50 mq a quota 2.240 in località Sella delle Ciaule sul monte Vettore”, e di autorizzare “il Club Alpino di Ascoli Piceno a costruire in detta area la capanna ricordo “Tilo Zilioli”, in memoria del forte alpinista ascolano deceduto il 30 marzo 1958 a soli 24 anni, durante una salita invernale al monte Vettore.

Un beneficio che si estende all’intero comprensorio della montagna picena: difatti, lo Zilioli è accessibile da Arquata del Tronto (nel cui territorio ricade), da Montegallo, da Montemonaco, oltre che da Castelluccio di Norcia.  La sensibilità ed il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che con il masterplan terremoto sta mettendo in campo importanti energie per la ripartenza della nostra comunità, permetteranno di restituire a questo meraviglioso territorio una struttura antisismica, leggera, più termica e confortevole sia per i ricoveri di emergenza, sia per i pernottamenti programmati da escursionisti e trekker.

Un rifugio moderno, al servizio degli appassionati di montagna, ma anche del Soccorso Alpino, che vi fa base per le esercitazioni e per gli interventi di recupero, che permetteranno di ampliare la sua funzione ad importanti e utili aspetti scientifici, come il monitoraggio della faglia, cui potrebbe essere interessata l’Università di Camerino; oppure una piccola stazione meteo. O anche, sarà possibile dotare il rifugio di opportune tecnologie volte a migliorarne la fruibilità, come la produzione di energia eolico/solare, oppure un software di controllo remoto di prenotazioni e ingressi. E non poteva mancare il logo della ricostruzione, creato appositamente dal grafico illustratore Marco Zaini. La straordinaria sinergia di tre importanti e prestigiosi soggetti che, con finalità istituzionali diverse, condividono impegno e sostegno del territorio, è l’ennesima testimonianza di come il Terzo Settore sappia essere concretamente vicino alle nostre comunità colpite dal sisma. E la loro fiducia nella nostra Sezione, fondata nel 1883, ci onora