“Ci sono più stelle in questo momento in cucina che in cielo”. La battuta di Massimo Bottura coglie nel segno, la serata è di quelle che si ricorderanno. Ai fornelli, insieme al ‘re degli chef,’ ci sono Maestri di casa nostra, come Aurelio Damiani. In sala una squadra di camerieri impeccabili pronti a valorizzare piatti e portate nell’evento di punta di ‘Diamanti a Tavola’, il Festival del tartufo bianco pregiato dei Monti Sibillini, in programma ad Amandola nello scorso fine settimana.
Marino, Fabio, Costantino e Daniele, fedeli collaboratori della Locanda Centimetro Zero, il ristorante sociale che a Spinetoli impiega giovani con disabilità mentali, sono stati invitati a dare una mano. Aspettavano da giorni questo momento e ora che è arrivato non sono affatto intimoriti.
Si mescolano ai colleghi in divisa ed eseguono gli ordini con professionalità. Marino ha il suo collega-tutor come gli altri, ma ogni tanto si stacca dal gruppo per incollarsi ad Aurelio Damiani, che conosce da tempo come uno degli amici più affezionati della Locanda. Punta i maestri Marino, è affascinato dalla loro autorevolezza.
Il momento arriva verso la fine della serata. Si aspetta il dolce e tutta la sala è molto rilassata. Massimo Bottura conversa al microfono con il giornalista Rai che conduce l’evento. Marino è davanti a loro, a una distanza consentita solo ai camerieri speciali. La sindrome di down, che spesso allontana gli altri, per una specie di contrappeso spinge Marino a demolire tutti gli spazi, tra lui e il resto del mondo.
E’ una questione di secondi e con una decisione che coglie tutti di sorpresa il ‘direttore di sala’ della Locanda aggira il tavolo, si avvicina al grande chef, gli sfila praticamente il microfono dalle mani e si rivolge alla sala. “Devo fare un annuncio!”. Parla per pochissimi minuti, nel silenzio assoluto: quanto basta per ringraziare tutti, anche il pubblico e i camerieri, e invitare i presenti a visitare la ‘sua’ locanda. I sorrisi si trasformano in applausi, più di uno, mentre le parole smangiucchiate ma decise del piccolo grande protagonista del ristorante sociale infiammano la platea.