L’agricoltura come traiettoria di futuro per le nuove generazioni e per le donne. Ben 991 studenti, l’8,5% in più rispetto a due anni fa, gli iscritti alla facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche con una preponderanza degli universitari di sesso maschile, rispetto alla donne (il 35%). Dati che emergono dal Bilancio sociale e il supplemento di genere presentato questa mattina dal rettore Sauro Longhi al Polo di Montedago. Presenti anche le categorie produttive con Francesca Gironi, presidente di Donne Impresa Marche, a testimoniare il ruolo sempre crescente dell’agricoltura e delle donne imprenditrici. Un mondo lavorativo aperto a tante donne che si sono reinventate in agricoltura, dicono da Coldiretti analizzando gli ultimi dati della Camera di Commercio relativi al III° trimestre 2018. Cresce il numero delle imprese femminili e la loro percentuale: nelle Marche ci sono 7.723 imprese femminili, il 28% del totale, mentre al 31 dicembre 2017 rappresentavano il 23% delle aziende.

Nei primi nove mesi del 2018 si sono registrate oltre 1400 imprese. “Come imprenditrici – ha detto la Gironi – viviamo aspetti di uguaglianza e disuguaglianza tutti i giorni, soprattutto per quanto riguarda il poter coniugare la famiglia con la professione. Da diversi anni, come Coldiretti, abbiamo previsto nell’ambito dell’agricoltura sociale progetti di agriasilo e agrinido dove le donne possono dire la loro. La stessa Coldiretti, a livello istituzionale, è in controtendenza rispetto all’Italia: nelle Marche i ruoli chiave sono rivestiti da donne come Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche e membro della giunta nazionale, Alba Alessandri, delegata Giovani Impresa, e Giuliana Giacinti alla guida di Terranostra.