Martedì 15 gennaio dalle 17.30 alla Rinascita sarà ospite speciale DAVIDE ORECCHIO.
Lo scrittore, tra le voci più potenti della nuova letteratura verrà per presentare due tra i suoi più interessanti libri: “Città distrutte” e “Mio padre la Rivoluzione”. I due volumi, dopo aver vinto innumerevoli premi (dal SuperMondello alla selezione del premio CAMPIELLO)saranno al centro di un pomeriggio di riflessione e dibattito presso la libreria di Piazza Roma. La presentazione rientra nelle attività di approfondimento del corso di formazione “Cambiare il mondo.
Le rivoluzioni contemporanee.

Ideali, eventi, miti e illusioni” organizzato dall’ISML. Agli studenti saranno riconosciuti i crediti formativi. Un incontro unico con una delle voci più innovative e affermate della grande letteratura contemporanea.
DA NON PERDERE!!!!!!

CITTÀ DISTRUTTE
Con queste biografie infedeli di uomini non illustri, Davide Orecchio ha rivelato al suo esordio una scrittura tra le più notevoli del panorama contemporaneo. Un ritmo ineludibile capace di improvvise accensioni metaforiche segue sei vite che corrono rapide, esuli nel proprio tempo. Sei vite inventate eppure documentate attraverso una ricerca storica minuziosa, condotta tra archivi, lettere, diari di personaggi realmente vissuti nel lontanissimo e fatidico Novecento. In Città distrutte, fascismo, comunismo, guerra fredda offrono lo sfondo tutt’altro che inerte a sconfitte e atti mancati di questi personaggi in cui scorre sangue umano. Inanità e sopraffazione segnano le tappe di formazioni impossibili, di un puntuale «disavvenire»: una giovane desaparecida regala la propria identità a una compagna di cella; un anziano bracciante molisano non trova riscatto come deputato del Pci dopo una vita di fallimenti; una poetessa muore senza aver pubblicato neppure una riga.

Il secolo breve si è lasciato alle spalle un paesaggio di macerie. Davide Orecchio vi si aggira come un archeologo, chiedendosi che fine abbiano fatto le vite finite: tenta di rintracciare il fantasma di due spalle e un sorriso, i risvegli, le domeniche al parco, i sopori di un uomo. Non racconta la Storia ma la storia di un desiderio. Tra camposanti e bombe inesplose, ritrova suppliche che scivolano tra i denti come infissi in rovina, labbra stinte come intonaci, ricostruisce con i cocci la forma di ciò che non è stato mai. Perché, se la vita è un reperto e il passato è solo carta, scrivere una città distrutta – una biografia – è costruire un’ipotesi attorno a un’assenza. Ecco allora che lo stile dischiude il suo compito: dare forma al vuoto. Ecco la letteratura come ribellione velleitaria all’oblio, riscatto di una materia di calcinacci, frantumi e vestigia quando tutto è ormai compromesso e disgregato. Ecco sei vite che avrebbero potuto essere ma non sono state, come quelle di ognuno di noi.

MIO PADRE LA RIVOLUZIONE
Mio padre la rivoluzione è una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio attorno alla storia e al mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell’ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) a personaggi minori ma non per questo meno affascinanti. Davide Orecchio lavora sulla storia con gli strumenti della letteratura, ne racconta versioni altre e ne esplora possibilità non accadute: in questo libro Trockij è ancora vivo nel 1956 e medita sull’invasione sovietica dell’Ungheria e su Chrušcˇëv che rinnega Stalin. Qualche anno dopo, il giovane Robert Zimmerman entra in una libreria di Hibbing, Minnesota, e scopre i testi di Trockij, non diventa Bob Dylan ma compone altre bellissime canzoni rivoluzionarie come «The End of Dreams». Qui, proprio come nella realtà e oltre essa, il poeta Gianni Rodari che «ha il problema della fantasia» scrive un reportage dalla Russia per il centenario della nascita di Lenin. In Mio padre la rivoluzionela «controstoria» è una chiave offerta al presente per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, ed è anche una guida per immaginare i futuri possibili. Con uno stile originalissimo, Davide Orecchio racconta il sogno e l’incubo della storia, le peripezie e le passioni, i destini aperti degli uomini.