Il presidente della Regione Luca Ceriscioli e la vicepresidente Anna Casini hanno partecipato alla cerimonia di assegnazione di nove appartamenti acquistati dall’Erap sul mercato, da destinare ad altrettante famiglie terremotate di Roccafluvione (AP). Alla presenza del sindaco Francesco Leoni e delle famiglie interessate, sono state consegnate le chiavi degli immobili che ospiteranno trenta persone, all’interno di una nuova palazzina da dodici alloggi che si trova nel centro storico.

“Abbiamo garantito ai terremotati una risposta adeguata alle loro esigenze e conseguito tre importanti risultati – ha detto Ceriscioli – Innanzitutto è stata data un’abitazione temporanea di elevata qualità costruttiva, superiore agli standard propri dell’edilizia pubblica, ripopolando le aree colpite dal sisma. Poi aiutiamo le imprese marchigiane acquisendo l’invenduto e coinvolgendole nella fase della ricostruzione. Infine stiamo costruendo un grande patrimonio Erap. Già 181 di questi appartamenti, su un totale di 300, sono diventati di proprietà pubblica e lo rimarranno per fronteggiare l’emergenza sociale abitativa anche dopo la fase della ricostruzione”.

La vicepresidente Casini ha sottolineato la qualità degli immobili consegnati, “ampi e con finiture da edilizia commerciale, quindi di altissimo livello. Un’operazione che ha garantito di non consumare suolo, ma di reinvestire su quanto già costruito. Roccafluvione rientra tra i Comuni che hanno scelto di puntare sugli immobili per ospitare i cittadini terremotati, implementando il patrimonio abitativo comunale e dell’Erap”.

Il sindaco Leoni ha parlato di una “bella operazione ideata e gestita dalla Regione, da noi sostenuta. Non abbiamo chiesto le Sae (Soluzioni abitative di emergenza), avendo valutato la consistenza degli sfollati che potevamo fronteggiare con le abitazioni libere sul territorio. Poi è arrivata l’opportunità offerta dalla Regione, che abbiamo subito colto e che ci consente di liberare altri nove unità abitative che ospiteranno coloro che dovranno riparare le proprie abitazioni. Quindi si è innescata una funzionale rotazione, che è positiva per la rinascita del paese e per le famiglie terremotate”.