Parte la fase operativa del sostegno alle imprese dell’area del cratere che hanno realizzato o sono in procinto di realizzare investimenti post terremoto per il rilancio delle attività produttive. La Cna Picena informa imprese e cittadini che le domande relative a questo bando della Regione Marche, che ha stanziato per la misura 21 milioni e 700 mila Euro, sarà aperto dalle ore 9 del 25 marzo alle ore 12 del 25 maggio 2019.
“La Cna Picena ha già avviato la fase di informazione e consulenza alle imprese interessate – spiega Francesco Balloni direttore della Cna di Ascoli– che sarà intensificata e potenziata in queste settimane che precedono l’apertura del bando e, a seguire, nel periodo in cui si aprirà la finestra per la presentazione del bando. Sono già programmati incontri sul territorio proprio per spiegare quanto questo bando sia importante, soprattutto per chi ha piccole dimensioni d’impresa”.
E sull’attenzione a micro e piccole imprese si sofferma anche Massimo Capriotti, direttore territoriale per il Piceno di Società Regionale di garanzia Marche: “Esprimiamo soddisfazione per l’azione della Regione e in particolar modo per il fatto che, come proprio noi avevamo più volte sollecitato, la misura possa essere accessibile anche per importi relativamente bassi. Ovvero quelli fondamentali per la ripartenza o il potenziamento dell’attività produttiva delle micro e piccole imprese artigiane e commerciali”.
E infatti il bando che destina 19.530.000 milioni di Euro per le attività produttive, 1.085.00 per l’agricoltura primaria e 1.085.000 per la pesca e l’acquacoltura, prevede contributi per finanziari importi di spesa che vanno da un minimo di 20 mila Euro a un massimo di 1 milione e mezzo. Potranno richiedere il contributo le imprese che hanno realizzato investimenti produttivi nell’area del cratere a partire dal 24 agosto 2016. Gli investimenti finanziabili sono sia quelli già effettuati dall’agosto 2016, sia quelli programmati, e realizzati, entro 18 mesi dalla data di emanazione del bando regionale.
Il contributo è concesso a fondo perduto (in conto capitale), commisurato alle spese ammissibili e assegnato, in fase di valutazione delle domande, in base a un punteggio massimo di cento ottenibile con i seguenti parametri: 1) danni diretti subiti per effetto degli eventi sismici (33 punti); 2) incremento occupazionale generato per effetto degli investimenti (28 punti); 3) rilevanza patrimoniale dell’investimento in rapporto agli investimenti netti preesistenti (23 punti), 4) dimensione dell’impresa (14 punti); 5) possesso del rating di legalità (2 punti).