Il governo dice no alle procedure di semplificazione  e all’implementazione del personale per accelerare le pratiche della ricostruzione post-sisma. Sono stati in gran parte respinti gli emendamenti presentati dalla Regione Marche e dalla Conferenza delle Regioni al decreto legge 189 il cosiddetto “sblocca cantieri” all’esame della Camera, su cui oggi il governo ha messo la fiducia.

“Le notizie non sono buone – ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questa mattina a Fabriano per la Cerimonia di apertura della  XIII edizione di Città Creative Unesco al quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella  – Il Governo sullo  “sblocca cantieri” che possiamo ribattezzare “sblocca nulla” non ha sostanzialmente introdotto niente di significativo che potesse accelerare le procedure di ricostruzione pubblica e privata o in tema di personale per rafforzare le strutture che presidiano il dopo-sisma. E’ un fatto molto grave.  Abbiamo chiesto ripetutamente di semplificare le procedure: lo abbiamo fatto insieme alle altre Regioni e all’Anci  e speravamo che questa fosse la volta buona. La risposta, invece,  è stata negativa  in totale disprezzo nei confronti di chi lavora nelle strutture. Un duro colpo che  non ci permetterà, da qui a pochi mesi,  né di recuperare le 130 persone che mancano  all’Ufficio Ricostruzione, né di mantenere i  41  interinali il cui contratto scade a settembre, che dovranno andare via perché non è stata posta la giusta attenzione . Continuano quindi le procedure ordinarie nella ricostruzione pubblica e tutta la burocrazia in quella privata. Veramente un colpo durissimo. Nelle prossime ore insieme ai sindaci concorderemo la risposta più giusta da dare ad un atteggiamento che rischia di chiudere per sempre la partita terremoto”.