Con la riapertura ieri mattina, lunedì 22 luglio, del punto di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) di via Corso, nel Centro Storico, ha preso il via il progetto “Monteprandone. Terra di spiritualità”.
Si tratta del progetto pensato dal Comune e finanziato dalla Regione Marche, nell’ambito del Programma Operativo Regionale Marche del Fondo Sociale Europeo (POR Marche FSE) 2014/2020, che vedrà impiegate quattro persone disoccupate di età superiore a 30 anni residenti a Monteprandone.
Accolte dal sindaco Sergio Loggi e dal consigliere con delega al turismo Marco Romandini, Valeriana Amato, Natascia Del Prete, Sonia Galié e Isabella Spinozzi si sono subito messe al lavoro nel punto informativo e garantiranno l’apertura del servizio accoglienza tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 23. Per visite ed informazioni si può contattare il numero 0735.710820
Tre delle quattro operatrici specializzate in turismo, oltre all’accoglienza del turista che visita il Centro Storico, effettueranno attività di incoming per attrarre ospiti sul territorio. La quarta operatrice, laureata in Accademia di belle arti, si occuperà invece del lavoro di raccolta di materiale informativo sulla storia e la cultura del territorio, approfondendo quello già esistente con ulteriori ricerche, soprattutto riguardanti la figura di San Giacomo.
Sarà un viaggio che fisicamente potrà essere compiuto lungo i cosiddetti “percorsi del paesaggio”: pedonali, ciclabili e ippovie, che collegano il Centro Storico con Centobuchi e il fiume Tronto. Tali percorsi, già tracciati, saranno arricchiti di informazioni che premetteranno di riscoprire le tracce di San Giacomo della Marca. Il materiale raccolto, con un successivo progetto, sarà trasformato in un lavoro di storytelling, consultabile online. “Monteprandone ha ricchezze storiche, naturalistiche, architettoniche ed enogastronomiche che, se opportunamente valorizzate, possono rappresentare il volano per lo sviluppo economico del nostro territorio – spiega il consigliere Romandini – l’obiettivo generale del progetto consiste nel mettere a sistema il patrimonio culturale con le sue risorse paesaggistiche e promuoverlo nella rete del turismo nazionale e internazionale. Abbiamo chiesto, inoltre, alle operatrici di coadiuvare l’Amministrazione Comunale nell’organizzazione eventi sul territorio, pensiamo ad esempio alle iniziative in programma nel mese di novembre per la Festa del Santo Patrono, e di stimolare con idee innovative un sistema di accoglienza diffusa che coinvolga i cittadini, le attività ricettive e commerciali del borgo, come tappa alternativa rispetto ai tour più tradizionali, in periodi di destagionalizzazione”.