Il Festival del giornalismo culturale ha iniziato il suo viaggio tra la splendida Riserva naturale di Abbadia di Fiastra, in provincia di Macerata, e la città di Ascoli Piceno.

Ad Abbadia di Fiastra (sabato 14 settembre) i direttori Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini hanno inaugurato l’inizio del Festival, che quest’anno, per la prima volta in sette edizioni, è itinerante e viaggia dal sud al nord delle Marche.

Nell’Aula Verde di Abbadia di Fiastra si è tenuta l’apertura de “Il viaggio. Attraversare il mondo con la cultura”, titolo di questa edizione che ha come priorità trattare la cultura come strumento fondamentale per comprendere il mondo.

La location è stata scelta per ampliare il bacino e la rete del Festival, arrivando anche nei luoghi colpiti dal sisma del 2016. Le provincie di Macerata e di Ascoli Piceno hanno vissuto il terremoto che ha colpito il centro d’Italia e tutt’ora cercano di
ripartire, “territori meravigliosi su cui bisogna lavorare e comunicare per far diventare le Marche un’unica marca” spiega il direttore del Festival Lella Mazzoli.

Proprio per questo SVIM-Sviluppo Marche ha deciso di aderire alla settima edizione coniugando alla cultura anche l’economia, “per la promozione e il rilancio delle aree interne e i luoghi nel cratere”, spiega l’amministratore
delegato Gianluca Carrabs dall’Aula Verde. Ricostruire i tessuti sociali, le comunità per dare nuova vita ai territori che sono sempre più dimenticati dall’opinione pubblica.

Nella serata di sabato il Festival si è spostato nella città di Ascoli Piceno, alla sua prima partecipazione di questo viaggio culturale.

Ad aprire le danze dalla Pinacoteca Civica ci ha pensato Piero Negri Scaglione con una conversazione sulla musica e il viaggio. Giornalista esperto del genere rock e con tanti anni alle spalle a Rolling Stone, ha parlato e mostrato immagini e video su Jovanotti, Bruce Springsteen, Bob Dylan e John Lennon: musicisti che dalle esperienze del viaggio hanno composto canzoni che poi hanno segnato la loro carriera (come Born to Run e Oh, vita!).

Il bellissimo Teatro dei Filarmonici ha invece accolto pubblico, autori e ospiti domenica 15 settembre, per uno degli eventi più importanti di tutta la settima edizione del Festival. Marco Carminati, Davide Rondoni e Quirino Principe hanno così parlato dei grandi delle Marche: Raffaello, Leopardi e Rossini.

Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti è intervenuto, dando il benvenuto alla prima partecipazione del Festival del giornalismo culturale in città: “Ascoli  ha posto la cultura come centro di rilancio. Il Festival per noi è solo l’inizio, vogliamo che questa tappa venga stabilizzata così che si possa parlare di Marche al plurale, unendo tutte le risorse culturali a disposizione”.

Marco Carminati, giornalista dell’inserto culturale Domenica del Sole 24 Ore, ha parlato di Raffaello Sanzio, in vista dell’anniversario dei 500 anni dalla morte nel 2020. Non un grande viaggiatore, essendo vissuto tra la sua città natale Urbino, Firenze e Roma, ma una persona che del viaggio delle sue opere ha fatto storia nel mondo. La sua arte è presente in tanti paesi, viaggiando di museo in museo nonostante la fragilità. Quadri, pale d’altare, dipinti che portano con sé l’esperienza del viaggio tra conflitti storici, difficoltà climatiche, baratto e distruzione.

Davide Rondoni, poeta, scrittore e drammaturgo, ha invece deliziato il pubblico con una lettura specifica di Giacomo Leopardi e dell’Infinito a 200 anni dalla stesura. Per Rondoni la parola nell’arte è fondamentale per cercare di comprendere e interpretare la poesia. Dopo una lettura a memoria dell’Infinito, Rondoni ha analizzato nei particolari ogni frammento e segmento del grande testo di Leopardi, descrivendone curiosità, ossimori e sensazioni del poeta marchigiano.

Quirino Principe, musicologo e critico musicale, ha intrattenuto la platea con dialoghi e musiche del compositore pesarese Gioacchino Rossini, una delle persone più importanti della sua epoca, arrivato al massimo della notorietà da
giovanissimo. Principe ne ha ripercorso la vita tra amore, opere e viaggi a Parigi. “Il compositore attende l’ispirazione dalla conoscenza”, spiega Principe dopo una premessa del connubio tra musica e matematica. Ma anche criticità sui tentativi di abolire gli studi classici nella scuola, visti come “vecchi e inutili”.

Il viaggio riprenderà nel mese di ottobre. PESARO, giovedì 3 ottobre. Tanti ospiti per la prima delle quattro giornate di ottobre. Ci saranno: Giuseppe Catozzella, Giovanni Boccia Artieri, Francesca Mannocchi, Lella Mazzoli, Massimiliano Panarari, Massimiliano Valerii, Alessandro Zaccuri, Giorgio Zanchini, Mafe de Baggis, Annalisa Monfreda e Filippo Pretolani. In serata ci sarà un concerto della The mini Scoop Jazz Band.