Ai sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose e fedeli tutti.
Carissimi,
nella lettera di martedì 3 marzo c.a., dato il persistere dell’emergenza Coronavirus, COVID19, ho diramato alcune disposizioni relative alle parrocchie, precisando che sono sospese le consuete attività pastorali, ma possono svolgersi le celebrazioni eucaristiche feriali, osservando le previste indicazioni igienico- sanitarie.
Ho anche preannunciato che ci sarebbero stati aggiornamenti circa le celebrazioni domenicali, tenendo conto delle nuove direttive da parte del Governo che tutti siamo chiamati a rispettare fedelmente. Nel frattempo la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha reso pubblico in un suo comunicato che “nelle aree non a rischio, assicurando il rispetto di tali indicazioni (quelle del Governo) in tutte le attivita pastorali e formative, la CEI ribadisce la possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano it tempo della Quaresima”.
Come già ho avuto modo di dire, ritengo importante dal punto di vista pastorale assicurare ai fedeli la partecipazione ai Sacramenti, in particolare alla Celebrazione Eucaristica. Specialmente in questi contesti di difficoltà, il rischio e che la paura diventi panico, aggiungendo pesi inutili a quanti già ne stiamo portando. La vicinanza del Signore rassicura e da pace, come ai discepoli terrorizzati sulla barca sballottata dalle onde del mare in tempesta: <<Perché avete paura, gente di poca fede?» (Mt 8, 24). Occorre che questa presenza di Dio sia da tutti percepita attraverso la nostra azione liturgica e pastorale.
Ciò attentamente considerato, fermo restando quanto comunicato in precedenza (Prot. N.° 15/2020) stabilisco che:
- Quando si assicura il pieno rispetto delle norme igienico sanitarie (in particolare la distanza tra le persone, la comunione sulle mani, con ordine e senza fretta), la Messa domenicale può essere celebrata. Se si prevede una notevole affluenza, è possibile aumentare it numero delle celebrazioni e non si scarti nemmeno l’ipotesi di celebrare la S. Messa all’aperto.
- I fedeli, specialmente le persone anziane o affette da patologie, che non possono uscire dalle proprie abitazioni (cfr. DPCM, art 2 b), si considerino dispensati dal precetto domenicale; si consigli loro di seguire la S. Messa alla Radio, in TV oppure nei vari siti interne ove viene trasmessa.
- Mancando le condizioni per una serena celebrazione eucaristica, in alternativa si esponga il Santissimo Sacramento e si invitino i fedeli a sostare personalmente in chiesa in preghiera, meditando la Parola di Dio della Domenica e, se lo desiderano, si distribuisca loro la santa comunione.
- Perché ci sia uniformità in tutta la Diocesi, si sospenda per ora la consueta visita pasquale alle famiglie, mantenendo invece – sempre con le dovute garanzie – la visita agli anziani costretti in casa e agli ammalati.
Carissimi, assicuro a tutti e a ciascuno la mia piena solidarietà ed affetto, mentre invito a continuare con fiducia la nostra novena di preghiera alla Madonna delle Grazie e a Sant’Emidio, celesti protettori della Diocesi.
Con affetto, il vostro Vescovo
+ Giovanni D’Ercole