Il progetto REMI Rete Educativa MeTe ideato e coordinato dall’Associazione di Promozione Sociale La Casa di Asterione e realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno a sostegno delle persone con disagio sociale e con disabilità psichica e fisica offrendo occasioni di valorizzazione delle capacità e competenze attraverso l’arte terapia, si avvia alla conclusione.

Il progetto, al suo terzo anno di vita, ha promosso interventi in 20 istituti scolastici con il coinvolgimento di oltre 800 giovani ed ha realizzato attività di formazione artistica al Palafolli di Ascoli Piceno con altri 200 giovani coinvolti.

Nel corso dell’emergenza Covid, l’impegno dello staff, che ha saputo creare grazie all’utilizzo della tecnologia nuove azioni a distanza di grande impatto innovativo, ha permesso di mantenere la caratteristica di creatività e di inclusione che contraddistingue il progetto REMI, promuovendo iniziative come “MeTe in Web” e “TG Corona, storie dalla quarantena”, che vede coinvolti 80 giovani in una vera e propria redazione web creativa per un magazine settimanale all inclusive.

Ora è il tempo della “Summer School Estate con Me-Te” che prevede attività multidisciplinari d’arte anche nel periodo estivo, quest’anno con uno sforzo ancora maggiore per poter corrispondere alle esigenze della famiglie: dal 20 agosto all’11 settembre presso Aula Verde a Castel Trosino si terrà la Summer School, in un periodo solitamente avaro di proposte e servizi dedicati e che per questo vede la partnership del Comune di Ascoli Piceno con il Sindaco Marco Fioravanti affiancato dell’Assessore alle Politiche Sociali Massimiliano Brugni che ha messo a disposizione il trasporto e collegato un bonus speciale per le rette di partecipazione settimanale per favorire la partecipazione .

Alla base della mediazione artistica c’è l’Arte dell’incontro e della relazione. L’incontro tra Me -Te è l’ incontro di realtà e soggettività diverse che entrano in contatto, è la conoscenza, ma anche la crescita reciproca attraverso la mediazione artisticaIl progetto REMI non è un “progetto per la disabilità” in cui i ragazzi con disabilità vengono di nuovo isolati ma un progetto che promuove le abilità differenti dove coetanei con e senza disabilità possono insieme fare un’esperienza significativa e positiva ed arrivare ad accettarsi l’un altro, a prescindere dalle proprie “abilità” o “disabilità” – perché tutte sono “esclusivamente” in possesso di differenti abilità. Il progetto REMI si fonda sulla convinzione che la diversità non è, e non può essere considerata, come un elemento di discriminazione, ma occasione di incontro e arricchimento reciproco“Tutte le attività progettuali si svolgono in integrazione tra giovani “speciali“ e volontari normodotati che entrano nelle attività alla pari attraverso il ponte messo a disposizione dallo strumento artistico.

Le attività residenziali estive di carattere inclusivo nei prossimi giorni oltre che a Castel Trosino verranno svolte anche a Comunanza e Acquasanta e nei Comuni di Folignano, Appignano e Monteprandone che sono Comuni partner del progetto coinvolgendo altri 100 giovani dell’entroterra Piceno in un servizio che ha visto coinvolti anche gli Ambiti Territoriali Sociali e la Cooperativa Pagefha.

Verranno aggiunte quest’anno anche alcune escursioni denominate “passeggiate di inclusività “ in collaborazione con il CAI e alcune incursioni presso gli orti sociali della zona

Uno sforzo organizzativo che vede coinvolti circa 12 operatori e altrettanti docenti professionisti nelle arte terapie e nella formazione di arte per il sociale e che garantisce sia nella parte invernale che in quella estiva un servizio innovativo “strutturato” che coinvolge giovani in attività scolastiche ed extra scolastiche nel tempo libero con benefici diretti sia ai fruitori direttamente coinvolti che ai normodotati volontari e alle famiglie coinvolte, con ottimi risultati di impatto sociale evidenti nelle operazioni di monitoraggio e valutazione del progetto stesso.

Alla base della mediazione artistica c’è l’Arte dell’incontro e della relazione. L’incontro tra Me -Te è l’ incontro di realtà e soggettività diverse che entrano in contatto, è la conoscenza, ma anche la crescita reciproca attraverso la mediazione artisticaIl progetto REMI non è un “progetto per la disabilità” in cui i ragazzi con disabilità vengono di nuovo isolati ma un progetto che promuove le abilità differenti dove coetanei con e senza disabilità possono insieme fare un’esperienza significativa e positiva ed arrivare ad accettarsi l’un altro, a prescindere dalle proprie “abilità” o “disabilità” – perché tutte sono “esclusivamente” in possesso di differenti abilità. Il progetto REMI si fonda sulla convinzione che la diversità non è, e non può essere considerata, come un elemento di discriminazione, ma occasione di incontro e arricchimento reciproco“.