Con il dubbio se giocare oppure no, a parlare in casa Ascoli Calcio è il portiere bianconero Filippo Perucchini. L’estremo difensore bianconero, ovviamente, apre con la delicata situazione in Serie B: “Attualmente è una brutta pagina per il calcio, le squadre hanno disputato già ben cinque partite in Lega Pro e quindi due campionati vengono falsati”.

Qual’è l’aggettivo più adatto per l’occasione?
Sinceramente non saprei neanche come descriverla la situazione. Ma neanche per i ripescaggi in se, ma perché siamo a Novembre ed ancora non se ne viene fuori. Non è bello da vedere il calcio italiano per i tifosi, le società che spendono soldi ed anche agli occhi del mondo.

Per te è meglio a 22 squadre oppure 19?
A 22 squadre ci sono 3 partite da recuperare, in più. Noi come tutti. Noi abbiamo una grande rosa, di qualità, con squadre in più oppure no noi dobbiamo arrivare prima possibile alla salvezza e poi divertirci.

Torniamo al campo. Contro il Carpi una bella vittoria..
Si loro sono una squadra molto cattiva sotto il punto di vista sportivo. Vincere subendo così poco contro squadre del genere ti porta ad avere grande sicurezza.

Adesso magari ci si vuole ripetere  a Livorno..
Si, nessun impegno è da sottovalutare. I toscani hanno il dente avvelenato unito alla grande voglia di fare risultato davanti al proprio pubblico. A noi una vittoria in trasferta serve per dare continuità

Come giudichi il tuo inizio di campionato?
Io posso fare sempre di più. Difficilmente mi troverete soddisfatto di me stesso, ma per caratteristica mia. Rispetto alla Lega Pro il livello è ovviamente più alto. Le antenne devono essere alzate per 95 minuti. Però sono contento del lavoro in settimana, sto migliorando sempre di più e si iniziano a vedere i frutti.

Su cosa stai migliorando?
Tutto. Voglio migliorare nei difetti e nei pregi.

Com’è il rapporto con Lanni?
Un ragazzo fantastico. Ci scambiamo sempre opinioni e consigli, anche fuori dal campo. Con lui ma anche con Scevola, Bacci e il nostro preparatore. Ripeto, ci si allena bene.

Il ruolo del portiere sta cambiando. Si gioca molto alti e con i piedi, come ad esempio a Perugia dove purtroppo è arrivato un tuo errore. Come ti evolvi tu personalmente in questa situazione?
Certo il cambiamento nel ruolo del portiere è stato epocale sotto tanti punti di vista, non solo nel gioco con i piedi. Si tratta di un evoluzione che, nel momento storico-calcistico in cui ci troviamo, un portiere deve apprendere necessariamente. Però è anche una cosa divertente per noi giocare in questo modo.

A te piace giocare così?
Si ma poi tutto dipende dall’allenatore. C’è chi ti chiede di stare alto e giocare in un certo modo e chi invece ti fa difendere schiacciato in area.

Diciamo che tutto il reparto difensivo dell’Ascoli sembra molto forte..
Si, siamo forti, i ragazzi cercano sempre di migliorarsi. Il merito però non è solo di un reparto ma di tutta la squadra. La giusta fase difensiva inizia con gli attaccanti che fanno un certo tipo di pressing.

 

Quale ti sembra la qualità migliore della squadra?
La disponibilità al sacrificio. Tutti cercano di dare un contributo in ogni fase di gioco.

Matteo Rossi