La Cna picena ha messo a confronto i candidati alle prossime elezioni comunali di Ascoli. Sette i punti cardine che l’associazione ha indicato0 al futuro primo cittadino facendosi portavoce degli imprenditori artigiani del commercio.

Slancio in alto” per una comunità capace di futuro e “connessa al cambiamento“. La voce degli imprenditori artigiani e commercianti di Ascoli, attraverso la Cna Picena che ha messo a confronto nella Sala Gialla della Camera di Commercio, i sette candidati sindaci del capoluogo. L’incontro, moderato da Giorgio Rocchi, che ha curato anche la diretta su Radio Ascoli, ha visto il presidente territoriale Cna, Luigi Passaretti e il direttore generale, Francesco Balloni, stimolare i candidati su quello che ritengono possa essere il futuro della città. Una città, rileva Cna, che rappresenta il 20,35% delle imprese attive in provincia di Ascoli Piceno (21.088) e 17.745 occupati registrati, ovvero il 24,3% dei 73.035 occupati registrati a livello provinciale. E di queste attività quasi l’80 per cento sono rappresentate da piccole e micro imprese.

Da qui i sette punti cardine dei “suggerimenti” della Cna per la crescita di Ascoli. “Un’analisi – spiega il direttore Balloni – che parte dalla visione europea, vista anche la concomitanza delle elezioni, per arrivare al profilo nazionale, regionale e soprattutto cittadino, sul quale il futuro sindaco dovrà cimentarsi”. “Un invito a considerare le istanze di chi rappresentiamo – aggiunge il presidente Passaretti – con l’auspicio che il futuro primo cittadini e la sua giunta terranno le nostre imprese, e il tessuto sociale che esse rappresentano, nella dovuta considerazione”.

Ed eccoli i sette punti (#) della Cna Picena: #connessione 1: nuove politiche fiscali; #connessione 2: burocrazia; #connessione 3: legalità; #connessione 4: area vasta; #connessione 5: progettualità; #connessione 6: sociale; #connessione 7: turismo.