Dopo il sisma del 2016 e in particolare in seguito alla scossa del 30 ottobre, gli abitanti del comune di Arquata da 1120 prima del terremoto sono oggi scesi drasticamente a 620. Più del 45% della popolazione si è spostata sulla costa o nel capoluogo ascolano, ma in chi è rimasto c’è volontà di resilienza, di adattarsi al cambiamento certo, ma non in maniera passiva, bensì propositiva e attiva, puntando sui bambini e le loro famiglie. Da qui l’idea di Battista e Roberta Faraotti di Fainplast, sponsor di varie mostre e iniziative nel territorio ascolano, di coinvolgere Cracking Art, collettivo artistico che crea installazioni popolate di animali di plastica rigenerata, che ha subito accolto la proposta e ha donato una delle sue rondini alla Scuola di Arquata.


Così è nato il progetto Arquata Arte Rigenerante, che mutua la filosofia che sta alla base di Cracking Art e in un certo senso la fa propria. Cracking Art crea da 25 anni animali in plastica che viene rigenerata mostra dopo mostra e ha coniato lo slogan l’”Arte rigenera l’arte”: l’arte mira alla salvaguardia dell’ambiente, del ricco patrimonio storico artistico, e nel caso di Arquata del Tronto alla rinascita sociale di un territorio colpito fortemente dal Sisma. Cracking Art diventa in questo caso un ossimoro: qualcosa di rotto che può essere ricostruito attraverso l’arte.


La scuola e la palestra di Arquata sono le uniche strutture ricostruite ex-novo grazie alla Fondazione “La Stampa – Specchio dei tempi” attraverso le donazioni dei lettori del quotidiano La Stampa e di fatto sono l’unico luogo di aggregazione del paese. Dall’inizio dell’anno scolastico la rondine di Cracking Art ha fatto il suo nido nel giardino della Scuola di Arquata del Tronto, un nido collettivo e condiviso, che è diventato un luogo di gioco e di incontro, attraverso l’arte, per i 70 bambini dell’asilo e delle scuole elementari e medie.


Arquata Arte Rigenerante non è stato solo questo, ma si è sviluppato anche in un progetto teatrale che da novembre ha coinvolto tutti gli studenti, grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Fly Communications di Ascoli Piceno. 
I laboratori teatrali non hanno contemplato solo la recitazione, ma anche il canto e la danza con l’obiettivo finale di dare vita al musical Alice del paese delle meraviglie che verrà presentato l’8 giugno presso il Plesso Scolastico Specchio Dei Tempi di Arquata Del Tronto e che ha coinvolto tutti i bambini: i più piccoli nei balletti e i più grandi nei dialoghi e nei personaggi principali. Tutto è stato curato nei minimi dettagli, dalle scenografie con proiezioni e luci, ai costumi grazie alla collaborazione di tutto il team di Fly Communications composto da Luca Carboni, Eleonora Ferranti, Alessandra Mazzuca, Erika Franceschini che hanno seguito i ragazzi per tutto l’anno.


Il progetto Arquata Arte Rigenerante, vuole dimostrare che, anche dopo un evento traumatico o una calamità come quella del sisma, è possibile ricostruire non solo gli edifici e le cose, ma anche l’entusiasmo e la volontà di cambiamento ed evoluzione delle persone e quale modo migliore di farlo se non partendo dai bambini e dalla scuola.