Domenica 10 novembre al Teatro Palafolli spettacolo di apertura delle attività inserite del progetto Remi Rete Educativa MeTe per l’Inclusione stagione 2019/2020 progetto ideato ed organizzato da La Casa di Asterione con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Associazione Agave Per Un Futuro Diverso Onlus / 7-8 Chili (S. Egidio, TE), Regia Giulia Capriotti
Uno spettacolo risultato di un laboratorio di teatro integrato, creato per affermare attraverso l’arte e il gioco, la propria incontenibile identità.

Sarà un momento di sensibilizzazione aperto a tutti con ingresso gratuito .

Ripartiranno poi da lunedì 11 le attività inserite al palafolli di arte integrata ( Teatro- Danza-Circo-Musica- Video art Corto  e un percorso Kids per bambini )

PROGETTO REMI

Il progetto si pone come finalità quella di intervenire a sostegno dei giovani ed adulti (disabili psichici e fisici e normodotati ) per favorire la loro integrazione nella comunità. Si propone di raggiungere questo obiettivo attraverso la costruzione di una Rete di Supporto Educativo e l’elaborazione di laboratori artistici. I destinatari sono gli alunni delle scuole, i giovani e gli adulti.
Ai laboratori, denominati METE, secondo le varie declinazioni, parteciperanno sempre normodotati e disabili insieme, con l’obiettivo di offrire a ciascuno la possibilità di sperimentarsi nelle diverse discipline, con le loro differenti Abilità.
L’utilizzo dello strumento artistico permette in modo adeguato, naturale e diretto di far emergere le diverse abilità di ognuno. Dà spazio alla costruzione di relazioni tra pari -così da rompere le differenze tra diversamente abili e normodotati- e alla condivisione delle speciali abilità personali. L’arte come strumento privilegiato di integrazione ed inclusione.
Perché l’Arte
L’espressione artistica è il mezzo più diretto ed adeguato per coinvolgere in attività persone normodotate e disabili e superare la cultura del “diverso”. Ognuno offre la propria abilità e nel contempo apprende dall’altro, arricchendo il proprio saper fare (relazione-inclusione).
ll progetto ha carattere innovativo rispetto a quanto presente nel nostro territorio perché propone attività di “ mediazione artistica “ in cui si attua una forma di partecipazione alla disabilità: persone con disabilità e non possono insieme fare un’esperienza significativa ed accettarsi l’un l’altro.
Il progetto intende produrre un cambiamento di tipo culturale sull’idea di “disabilità”, si fonda sulla convinzione che la diversità non è, e non può essere, elemento di discriminazione e di esclusione, ma un’occasione di incontro ed arricchimento reciproco all’interno della comunità.
Il progetto, inoltre, vuole intervenire sulla valorizzazione del rapporto tra disabili e non. L’intervento verso la disabilità non può essere solo legato alla cura e al sostegno delle funzioni fondamentali, ma deve prevedere anche la qualificazione del tempo libero come importante strumento di integrazione sociale. Uno spazio dove fare insieme un’esperienza significativa e positiva ed arrivare ad accettarsi a prescindere dalle proprie “abilità” o “disabilità”.
Il progetto R.E.M.I. offre una serie di attività specifiche, coordinate tra loro negli intenti e negli obiettivi, che coinvolgono il territorio attraverso la collaborazione con enti istituzionali, enti scolastici e associazioni che su di esso operano. R.E.M.I vuole essere una rete di sinergie, idee, attività che concorrono concretamente ad una visione rinnovata dell’idea di “disabilità”.