Un forte appello a sfruttare l’importante opportunità per il rilancio della coltivazione della varietà di oliva “da mensa” ascolana tenera nella zona marchigiana (province di Ascoli e Fermo) compresa nel disciplinare dell’oliva ascolana del Piceno DOP viene dalle organizzazioni di imprenditori agricoli

CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri che insieme al Consorzio Tutela e Valorizzazione Oliva Ascolana del Piceno DOP stanno lavorando per la partecipazione al bando del PSR Marche relativo alle Filiere nelle aree del cratere del sisma 2016.

Le Organizzazioni hanno richiesto ed ottenuto dalla Regione Marche la proroga del termine per il deposito dei progetti integrati di filiera in area cratere al prossimo 11 febbraio, al fine di coinvolgere altri imprenditori in questa opportunità di concreto sviluppo della olivicoltura locale.

Si ricorda che la produzione di olive “da mensa” (cioè in salamoia) in Italia negli ultimi decenni è stata sostanzialmente abbandonata, con inspiegabile rinuncia ad una eccellenza della nostra agricoltura.

Eppure la domanda di olive da mensa di qualità è in continua crescita ed il mercato offre prevalentemente prodotto estero.

La varietà “ascolana tenera” rappresenta obiettivamente la punta di diamante delle olive da mensa in Italia – e quindi nel mondo – sia per le caratteristiche organolettiche che per il rapporto polpa-nocciolo; inoltre, è certificabile come DOP, consentendo agli olivicoltori una remunerazione molto più elevata.

Il maggiore impegno richiesto all’olivicoltore nel comportarsi da vero e proprio “frutticoltore” per ottenere olive da mensa DOP potrà essere ora affrontato aderendo ad una filiera che garantisce agli agricoltori la certezza di acquisto del prodotto e il rispetto del prezzo pattuito nel contratto di filiera, oltre alla copertura dei costi di certificazione per il sistema di controllo DOP e a finanziamenti per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli.

Inoltre, nella nuova impostazione di gestione dell’oliveto “da mensa”, le olive di dimensione minore potranno essere comunque destinate ad ottenere un eccellente olio, con integrazione delle entrate economiche.