“ L’odio  che abbiamo conosciuto come strumento di potere e sopraffazione deve insegnare anche alla classe politica ad assumersi  le proprie responsabilità e allora Giornate come questa di oggi saranno sempre utili per costruire insieme qualcosa di opposto all’odio, imparando dalle vicende passate.”

Così il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli ha concluso oggi la seduta aperta del Consiglio regionale sul Giorno della Memoria 2020 –  “ La Memoria contro l’odio”  rivolgendosi anche ai tanti alunni delle scuole marchigiane presenti in aula: le primarie “Sperandei” di Camerano e “De Amicis” di Macerata, delle  secondarie di primo e secondo grado “Fagnani” di Senigallia, “Pirandello” di Pesaro, “Da Vinci” di Civitanova Marche e “Calzecchi Onesti – Podesti” di Ancona e che hanno partecipato con lavori originali al concorso del Miur “I giovani ricordano la Shoah”.

In introduzione al suo intervento il presidente Ceriscioli ha ringraziato gli intervenuti, a cominciare dal Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma  Riccardo Di Segni fino al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, per il suo impegno costante in questi cinque anni su questo tema della memoria della Shoa. Sarà, infatti, l’ultima Giornata della Memoria dell’attuale legislatura.

“ Non è mai stata una Giornata di formale celebrazione – ha affermato Luca Ceriscioli – ma vissuta sempre con grande capacità propositiva e innovativa, al di fuori della retorica. Oggi siamo tutti chiamati ad imparare dalla Storia perché oggi l’Uomo ancora odia, discrimina e fa la guerra. Un impegno per la pacificazione che riguarda tutti , nessuno escluso, la Scuola e le Istituzioni allora insieme possono condurre grandi progetti. Pochi giorni fa ho partecipato all’iniziativa dell’Anpi – il Treno della memoria – e voglio fare mia la frase del presidente ANPI che ha affermato “ il peggior furto è quello della memoria” perché  significa manipolare e nascondere, negare la verità. Non diffondere la conoscenza dei fatti equivale a un furto che porta a non avere una guida nei valori autentici. “

Poi il Presidente ha ricordato un episodio personale: “ Mi sono trovato qualche tempo fa davanti a una bancarella di libri che vendeva un vecchio libro, “ Il protocollo dei Savi di Sion” e mi sono soffermato a riflettere sul perché ancora sia in commercio questo volume, la più grande bufala propagandistica della storia a cui ancora molti credono e a pensare da quanto tempo agisca nelle menti di alcuni questa mistificazione. E infatti siamo ancora  in un’epoca in cui ci dobbiamo tutelare dai falsi e abbiamo dovuto addirittura creare una categoria di persone: gli odiatori seriali. Come Einstein rimase attonito e impressionato di fronte al potere distruttivo che una scoperta come la sua poteva avere,  anche noi dobbiamo riflettere su quanto la diffusione della propaganda falsa propaghi l’odio come arma di distruzione e creare le condizioni perché ognuno abbia gli strumenti per sfuggire alle manipolazioni.”

Infine Luca Ceriscioli ha voluto ricordare la senatrice Liliana Segre, “un’amica di questa nostra comunità e a cui siamo molto grati perché ha deciso di rompere il silenzio dopo molti anni e che nelle sue testimonianze riesce ad unire testa e cuore. Ma anche un forte rammarico, perché ha annunciato la sua ultima testimonianza che io manderei in onda a reti unificate in tutta Europa.”

Nel corso della seduta è intervenuta anche l’assessora regionale all’Istruzione , Loretta Bravi che ha letto due passi, due “pietre d’inciampo” scritte e dedicate ai ragazzi : un brano del diario di suo padre scritto mentre era  internato in un campo di concentramento e le parole di un cappellano militare dello stesso campo.  “L’augurio ai giovani  – ha detto – è quello di trovare sempre degli adulti che vi aiutino nella conoscenza della realtà.”